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"Storia di un'anima" di Valentino


 
 
10 aprile 2008

È andato in scena giovedì 10 aprile nella sala Museion di Catania lo spettacolo "Storia di un'anima", nell'ambito della stagione curata dalla Società Dante Alighieri e dall'ERSU, per l'interpretazione e la regia di Salvo Valentino, accompagnato al pianoforte da Annalisa Caruso, al flauto traverso da Giuseppe Finocchiaro e con la voce del soprano Angela Curiale.

Le delicate note del "Siciliano" dalla "Sonata" di Bach hanno aperto quello che è stato un viaggio nella vita, nei pensieri e nei versi di uno dei poeti più amati della letteratura italiana: Giacomo Leopardi (1798-1837). Il titolo della "pièce"  nasce da come lo stesso autore definì il suo "Zibaldone", diario intimo, raccolta di pensieri e note di una vita breve ma segnata fortemente dall'amore per l'arte e lo studio. Già da bambino Giacomo ha una forte propensione per la lettura. Spenderà sette anni in uno studio "matto e disperatissimo" come da lui sottolineato che però si ritorceranno contro la sua salute.

Ed ecco dipanarsi attraverso il racconto dell'attore in scena, le fasi salienti dell'esistenza del poeta, ognuna intercalata dalle poesie più celebri ed amate dal pubblico di ogni età: "Il Passero solitario", "La sera del dì di festa", "A Silvia", "La quiete dopo la tempesta", "Il sabato del villaggio", "Amore e morte", "L'Infinito". Nella scelta dei brani è stato anche inserito "Il Dialogo della Natura e di un Islandese" tratto dalle "Operette Morali", in prosa. Ad evocare sensazioni, stati d'animo ed atmosfere legate ai versi sono state sapientemente armonizzate le note musicali del "Largo" di Handel, "Syrinx" di Debussy,  le arie "Ma rendi pur contento" e " Vaga luna che inargenti" di Bellini, "Amore e morte" di Donizetti.

La regia di Valentino ha voluto sfatare il mito di un poeta sempre triste e pessimista. Ne esce fuori infatti il ritratto di un giovane artista pieno di speranze e voglia di vivere, che vuole scoprire il mondo e desideroso d'amare. Così come è stata anche sottolineata, specie nella recitazione del "Dialogo della Natura e di un Islandese" e ne "La quiete dopo la tempesta", la sottile e divertita ironia del Leopardi nei confronti della vita e dei suoi casi. L'elegante scelta musicale affidata al pianoforte di Annalisa Caruso, al flauto traverso di Giuseppe Finocchiaro e alla voce del soprano Angela Curiale ha esaltato i passaggi da un quadro all'altro dello spettacolo, sottolineando perfettamente gli stati d'animo e le suggestioni emotive di ogni poesia. L'incontro tra arti diverse nel segno dell'impegno culturale ed umanistico caratterizza la  proficua collaborazione tra Annalisa Caruso e Salvo Valentino, pronti ad offrire ancora al pubblico nuovi esempi di raffinati connubi fra musica e letteratura.