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Ersu
Studenti

Aree protette, escursione Ersu a Vendicari

Primo appuntamento alla scoperta del patrimonio naturale siciliano

 
 
10 marzo 2008
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Aree protette siciliane da scoprire. Ha preso il via, mercoledì 5 marzo,  con l'escursione alla Riserva Naturale Orientata di Vendicari, il programma di visite 2008 organizzato dall'ERSU di Catania mirato a far scoprire agli studenti iscritti all'Università agli Studi e all'Accademia di Belle Arti di Catania e agli studenti degli Istituti musicali Bellini di Catania e Caltanissetta le riserve naturali siciliane. Già lo scorso anno l'iniziativa ne ha visti coinvolti circa ottocento.

Questo primo appuntamento ha richiamato più di cinquanta studenti che hanno potuto ammirare le bellezze naturali della riserva, gestita dall'Azienda Regionale Foreste Demaniali ed il cui servizio guide è affidato all'Ente Fauna Siciliana. I numerosi studenti, approfittando della competenza e della grande disponibilità della guida, presente per l'intera giornata, hanno colto l'occasione per chiedere numerosissime informazioni sulla flora, sulla fauna e sulle peculiarità che caratterizzano l'area protetta.

Istituita nel 1984 al fine di tutelare e conservare particolari ecosistemi naturali, la Riserva Naturale di Vendicari rappresenta l'area più importante per la sosta degli uccelli migratori in Sicilia ed è certamente uno dei luoghi tra i più belli e importanti dell'isola. E' caratterizzata da un complesso di pantani dove nel corso dei secoli l'uomo vi ha svolto attività di cui ancora oggi possiamo cogliere i segni. Si estende per più di otto chilometri lungo la costa sud-orientale tra Noto e Pachino ed è stata definita "l'albergo degli uccelli".

Gli studenti, lungo i sentieri a basso impatto ambientale e dai capanni di osservazione realizzati dalla forestale, hanno avuto modo di osservare la fauna brulicante dei pantani, fenicotteri rosa, cormorani, aironi, la sterna maggiore, anatre e ancora tantissimi altri uccelli. Un vero e proprio paradiso per gli appassionati di ornitologia e birdwatching. Ma la riserva di Vendicari ha una grossa rilevanza anche dal punto di vista storico-architettonico, infatti la presenza di insediamenti al suo interno testimoniano tracce di vita vissuta addirittura sin dalla preistoria. Gli stessi Fenici usarono queste coste come punto d'attracco. Durante il 1400 d.c., per volontà di Pietro d'Aragona fu eretta una torre a difesa del "caricatore di Vendicari" che assieme alla tonnara rimangono le tracce più visibili che l'uomo ha lasciato. La presenza di questo impianto per la lavorazione del pesce, pescato nel mare prospicente, risale sin dai tempi dei greci. Una chiesa con una piccola necropoli del V-VI secolo d.c. ci testimonia un insediamento bizantino. Il buono stato di conservazione di un impianto di salina nel Pantano Grande ci ricorda che qui si sviluppò un'intensa attività di produzione di sale, mentre altri pantani furono destinati all'allevamento della pesca.
Con gli anni Vendicari, grazie allo sfruttamento dei terreni attorno all'oasi è diventata luogo di coltivazione di uva, mandorle ed olive: la presenza di masserie, trappeti e palmenti ci lasciano un importante patrimonio di cultura contadina.

Giornata piena ed interessante quindi per gli studenti, i quali hanno potuto apprezzare durante l'escursione un mare cristallino ed una costa sabbiosa incontaminata, ma anche un paesaggio che in questo periodo si tinge dei colori più svariati: il verde del lentisco o della palma nana, il giallo della ginestra e del crisantemo, il viola del timo, del limonium e della mandragola, il blu splendente dell'iris, il bianco del giglio marino, e naturalmente la presenza, nei diversi pantani, di migliaia di uccelli che qui riposano lungo il loro viaggio migratorio.

Altri appuntamenti attendono gli studenti universitari alla scoperta delle aree protette siciliane e tra questi prossimamente in aprile un trekking negli iblei ed a maggio la risalita del fiume Ciane in canoa.