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Beni culturali

"Le Pretiose merci della Sapientia"

Lunedì 12 marzo sarà inaugurata ai Benedettini una mostra sulla Caltanissetta del cinquecento e sulla vita del principe Francesco Moncada

 
 
01 dicembre 2017
di G.P.

"Le Pretiose merci della Sapientia" è il titolo della mostra che la soprintendenza di Caltanissetta, diretta da Rosalba Panvini, ha organizzato a Catania, nell'antirefettorio dell'ex Monastero dei Benedettini (ingresso da via Biblioteca, 11) lunedì 12 marzo 2007. L'inaugurazione, è prevista per le ore 10,30 alla presenza di numerose autorità.

La mostra, che resterà aperta fino al 12 aprile, è stata curata dall'arch. Salvatore Rizzo, direttore del servizio per i Beni bibliografici e archivistici della Soprintendenza di Caltanissetta, coadiuvato da Filippo Ciancimino, Antonio Nuara, Laura Nuara, Giuseppe Miccichè, Grazia Bennici, Calogero Pernaci, Carmelo Mosca.

La mostra, voluta dall'Assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e pubblica istruzione, on. Nicola Leanza, è stata allestita nell'edificio che è sede della facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Catania, grazie alla disponibilità del preside, prof. Enrico Iachello, e testimonia il proficuo rapporto di scambi culturali intrapreso ormai da molto tempo tra l'università e la Soprintendenza di Caltanissetta, che proprio nei mesi scorsi - nella stessa sede - aveva organizzato la mostra "La Sicilia in età arcaica" avvalendosi sempre della preziosa collaborazione dell'Ersu di Catania.

Nei giorni successivi all'inaugurazione nei locali del Monastero, sarà presentato il volume "La Sicilia dei Moncada", edito dalla Domenico Sanfilippo Editore.

La mostra ha avuto una prima edizione a Caltanissetta nel 2006. La ricerca è iniziata circa dieci anni fa con il rinvenimento fortuito, tra i documenti dell'Archivio di Stato di Caltanissetta (da parte di Rosanna Zaffuto Rovello) dell'inventario post mortem del principe Francesco Moncada di Caltanissetta, inventario in cui, insieme a gioielli e abiti, cavalli di razza e argenterie, venivano elencati ben settecento libri: la biblioteca più fornita ritrovata sino ad ora nella Sicilia del Cinquecento.

Il confronto tra questa biblioteca e le altre di proprietà dei notabili nisseni dello stesso periodo storico ha fornito molti elementi per ricostruire la temperie cultuale della città di Caltanissetta, che, a differenza di quanto si pensa comunemente, era vivace e aperta alle novità editoriale del tempo. Il microcosmo nisseno offre, anzi, uno spaccato, sotto vari aspetti significativo di quella "cultura del Rinascimento", in quest'isola al centro del Mediterraneo, sospesa tra mondo spagnolo e tradizione culturale italiana.

Protagonista della vita culturale nissena, nell'ultimo quarto del secolo XVI è il principe Francesco Moncada, mecenate, e artista egli stesso, uomo colto, morto a soli 23 anni nel 1592. Egli intorno a sé aveva coagulato una schiera di artisti e letterati formando un vero e proprio cenacolo. In diversi anni di studio la Zaffuto, con la collaborazione della prof.ssa Patrizia Miraglia, ha ricostruito ed identificato quasi tutte le opere citate negli inventari notarili della fine del Cinquecento e ne è venuto fuori un corposo saggio dal titolo "Le Pretiose merci della sapientia".

Il titolo deriva da una espressione dell'Abbate Agostino della Lengueglia che descrivendo la vita del giovane principe, dice che egli frequentava tanti artisti e letterati e commerciava con essi le pretiose merci della sapientia e delle dottrine. Da questa ricerca è nata l'idea della mostra: rintracciare presso le biblioteche nissene quanto è rimasto del patrimonio librario dell'epoca. Ed infatti la Biblioteca comunale Scarabelli, l'Archivio di Stato, la biblioteca del Museo diocesano e dell'Abbazia S. Spirito hanno concesso il prestito delle opere.

La maggior parte delle cinquecentine in mostra sono gli stessi libri presenti negli elenchi post mortem, anche se non possiamo essere sicuri che si tratti proprio della stessa copia annotata dal notaio. Infatti, questi volumi provengono dalle corporazioni religiose soppresse, quindi facevano parte delle biblioteche dei conventi e monasteri a cui erano giunti, nella maggior parte dei casi, tramite lasciti e donazioni di privati. La mostra è organizzata secondo i generi letterari  (le opere filosofiche, quelle giuridiche, ecc.) e comprende, tranne poche eccezioni, libri pubblicati nell'arco del Cinquecento.

Sono previsti gli interventi di Rosalba Panvini e Romeo Palma, rispettivamente soprintendente di Caltanissetta e direttore generale del Dipartimento BB.CC.AA., mentre le autrici della ricerca introdurranno al percorso della mostra. Per l'occasione, l'Assessorato regionale ha stampato un volume che raccoglie le schede dei libri esposti e saggi storici sulla Caltanissetta dell'epoca.