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Cutgana
Cutgana

Rni Grotta Palombara oggetto di studi sul carsismo


 
 
22 gennaio 2014
Grotta Palombara Studi carsismo.jpg
MELILLI. La Riserva naturale integrale Grotta Palombara gestita dal Cutgana (centro interdipartimentale dell'Università di Catania diretto da Giovanni Signorello) oggetto di studi internazionali sul carsismo ipogenico del Bacino del Mediterraneo. 
L'area protetta, nei giorni scorsi, è stata esplorata da un gruppo di speleologi nell'ambito degli studi condotti da un partenariato europeo composto dal Dipartimento di Scienze della terra e del mare dell'Università di Palermo, dal Dipartimento di Scienze delle terra e geologico-Ambientali dell'Università di Bologna, dal Polytech Nice-Sophia dell'University of Nice-Sophia Antipolis, dalla French Association of Karstology, dall'Università Nuova Goriza, dall'Università di Innsbruck e dall'Ans "Le Taddarite" di Palermo con l'ausilio della Federazione Speleologica Regionale Siciliana. 

Il partenariato, infatti, ha chiesto la collaborazione del Cutgana per effettuare una prima ricognizione esplorativa. In particolar modo gli speleologi hanno concentrato le attività di ricerca sul sistema carsico presente nell'area protetta (diretta da Sandro Privitera) in quanto rappresenta una delle più importanti cavità naturali della Sicilia orientale per lo sviluppo sotterraneo e la complessità dei sistemi di cavità con una fauna cavernicola variata.

A comporre il gruppo di ricercatori presente nella Grotta Palombara (accompagnati dal tecnico del Cutgana, Valerio Furnari, e dal docente Rosario Grasso del Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell'Università di Catania) il responsabile del gruppo di ricerca Marco Vattano (Università di Palermo, Ans Le Taddarite e Federazione Speleologica Regionale Siciliana), insieme con Domenico Longo (Università di Catania, Centro speleologico etneo e Federazione Speleologica Regionale Siciliana), Luisa Sausa e Antonella Scrima (Ans Le Taddarite e Federazione Speleologica Regionale Siciliana). Ed ancora Philippe Audra (Polytech'Nice-Sophia), Marjan Temovski (Università Nuova Goriza), Gabriela Koltai (Università Innsbruck) e Jean-Claude D'Antony Nobercourt (French Association of Karstology).

La riserva naturale è stata istituita nel 1998 con decreto dell'assessorato regionale Territorio e Ambiente e si estende su una superficie di 11 ettari ed è costituita da un pianoro ubicato a mezza costa dei Monti Clìmiti, da cui si può ammirare la Valle dell'Anapo, con al suo interno una delle più importanti grotte carsiche siciliane. 
Tra queste, di particolare importanza, la "Sala dei Vasi" (per il rinvenimento di due rari vasi a clessidra della facies di Castelluccio negli anni '60) e la "Sala del Guano" caratterizzata per lo spesso accumulo di guano posto alla base di un'ampia volta a forma di cupola in cui vive una colonia di pipistrelli (chirotteri) della specie Vespertilio maggiore (Myotis myotis).