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Cutgana
Cutgana

Speleologi del Gruppo Speleo Belpasso in visita alla Rni Grotta Palombara

Il sistema carsico della riserva è uno dei più importanti della Sicilia orientale

 
 
14 gennaio 2014
Grotta Palombara Visita Speleo .jpg
Speleologi alla scoperta della Riserva naturale integrale "Grotta Palombara" e del suo particolare sistema carsico tra i più importanti della Sicilia orientale sia per lo sviluppo sotterraneo, sia per la complessità della rete dei cunicoli e con una fauna cavernicola variata. Nei giorni scorsi, infatti, sette esperti speleologi del Gruppo Speleo Belpasso hanno visitato e ammirato la cavità carsica fossile della riserva naturale melillese gestita dal Cutgana (Centro interdipartimentale dell'Università degli Studi di Catania diretto da Giovanni Signorello) che si dirama nel sottosuolo ibleo con uno sviluppo complessivo di circa 800 metri su un dislivello di circa 80 metri.

Gli speleologi del Gruppo Speleo Belpasso (affiliato alla Società Speleologica Italiana), guidati dal responsabile Francesco La Rosa e accolti dal direttore della riserva Sandro Privitera, hanno effettuato un'esercitazione che ha permesso loro di poter accedere alla grotta attraverso l'ingresso a pozzo le cui pareti verticali sfiorano i 12 metri di altezza per proseguire successivamente tra una serie di stretti cunicoli, alternati ad ampie sale. In particolar modo, i visitatori hanno potuto ammirare la "Sala dei Vasi" (per il rinvenimento, negli anni '60, di due rari vasi a clessidra della facies di Castelluccio) e la "Sala del Guano" caratterizzata da uno spesso accumulo di guano posto alla base di un'ampia volta a forma di cupola in cui vive una colonia di pipistrelli (chirotteri) della specie Vespertilio maggiore (Myotis myotis).
La riserva naturale "Grotta Palombara" è stata istituita nel 1998 con decreto dell'assessorato regionale Territorio e Ambiente, si estende su una superficie di 11 ettari ed è costituita da un pianoro ubicato a mezza costa sul margine orientale dei Monti Clìmiti, da cui si può ammirare la valle dell'Anapo, che custodisce altre importanti grotte carsiche siciliane.