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Cutgana
Amp Isole Ciclopi

Aci Trezza, esercitazione antinquinamento della Marina Militare

I militari si sono esercitati nel recupero di sostanza oleosa e nel conseguente salvataggio della costa da un danno ambientale

 
 
31 maggio 2013
Aci Trezza Esercitazione MM 29 maggio (1).jpg
Sostanza oleosa recuperata e costa salvata da un eventuale danno ambientale. L'esercitazione antinquinamento "Etna 2013" che si è svolta mercoledì nello specchio acqueo antistante la riserva naturale Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi gestita dal Cutgana dell'Università di Catania ed al di fuori della "zona di rispetto" dell'Area marina protetta Isole Ciclopi ha ottenuto i risultati sperati ed evidenziato l'efficienza e la tempestività oltre che la positiva integrazione del comparto pubblico e privato. Un'esercitazione organizzata dalla Marina Militare finalizzata ad assicurare la prontezza delle proprie navi in caso di intervento in supporto alle operazioni di disinquinamento in mare, in coordinamento con altri enti, dicasteri e corpi dello Stato coinvolti in queste attività secondo modalità e procedure stabilite dalla vigente normativa che ha attirato l'attenzione dei numerosi bagnanti presenti. Inevitabile la curiosità nel vedere un imponente schieramento di militari e volontari completi di tute speciali pronti a collocare le panne antinquinamento ed a recuperare la sostanza oleosa dal mare.
Dalla nave "Orione", poi, l'esercitazione è stata visionata attentamente dal prefetto di Catania, Francesca Cannizzo, dal comandante della Direzione Marittima di Catania, Domenico De Michele, dal sindaco di Aci Castello, Filippo Drago, dal direttore del Cutgana dell'Ateneo di Catania, Giovanni Signorello, e a da altre autorità.


Aci Trezza Esercitazione MM 29 maggio (2).jpg
L'emergenza prevedeva la simulazione di uno sversamento di idrocarburi da parte di un'unità sinistrata, la motocisterna "Santa Maria", a seguito di una collisione con un ostacolo sommerso che ha causato l'apertura di una falla con conseguente fuoriuscita di combustibile e perdita di stabilità con successivo recupero del prodotto inquinante mediante unità specializzate. La simulazione, organizzata e diretta dalla Marina Militare, ha registrato la cooperazione a livello tecnico-operativo di tutti i Ministeri, enti ed agenzie coinvolti nella protezione dell'ambiente marino. Mezzi navali ed aerei della Marina Militare, quindi, della Guardia Costiera, del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio hanno messo in atto tutte le procedure per il contenimento e la rimozione della macchia oleosa, mentre per quanto riguarda le operazioni "a terra" previste nel Piano coordinato dalla Prefettura, sono stati coinvolti la Provincia, il Comune di Aci Castello, il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, la Capitaneria di Porto, le forze dell'ordine, la Polizia stradale, la Polizia provinciale, l'Azienda sanitaria provinciale, il Sues 118, l'Arpa di Catania, l'Anas, le associazioni di volontariato di Protezione civile. A coordinare le operazioni la Direzione avanzata soccorsi collocata a Villa Fortuna sul Lungomare dei Ciclopi.