MELILLI. Gli interventi di soccorso in grotta sono sicuramente tra i più impegnativi visti i lunghi tempi necessari per portare alla luce persone coinvolte in incidenti in profondità e per l'assoluta particolarità degli ambienti in cui si opera.
Per testare le manovre di emergenza si è svolta domenica nella Riserva naturale integrale "Grotta Palombara" di Melilli, gestita dal Cutgana dell'Università di Catania (centro interdipartimentale diretto da Maria Carmela Failla), l'Esercitazione di soccorso speleologico a cui hanno preso parte 20 tecnici del Soccorso speleologico della X Zona speleologica del Soccorso alpino e speleologico siciliano coordinati e guidati dal delegato Alfio Cariola.
Accolti dal direttore della riserva "Grotta Palombara", Salvo Costanzo, e dall'operatore del Cutgana, Valerio Furnari, i tecnici hanno simulato l'incidente in grotta di uno speleologo infortunatosi che è stato raggiunto, medicato e trasportato in barella fino all'uscita sia a mano, sia con specifiche teleferiche di corda.
"La simulazione dell'intervento, durata oltre 10 ore, rappresenta la prosecuzione della collaborazione tra il Soccorso alpino e speleologico siciliano ed il Cutgana visto che nelle settimane scorse si è svolta una prima esercitazione nella riserva naturale integrale Complesso speleologico Villasmundo-S.Alfio. Sono in via di definizione nuove esercitazioni nelle altre grotte protette in gestione al centro universitario nell'area del Siracusano" ha spiegato il direttore della riserva Grotta Palombara, Salvo Costanzo.