L'Arte contemporanea si sposa con la Natura e la Scienza tra flash romantici e denunce ambientali. Il tutto in un contesto dove la Scienza è di casa.
La mostra tematica dal titolo "Arte/Natura/Scienza" curata da Ambra Stazzone ed organizzata in occasione dell'Ottava giornata del contemporaneo dalla Fondazione Cutgana, dal Cutgana (Centro interdipartimentale dell'Università di Catania) e dall'Accademia di Belle Arti di Catania, con la collaborazione del Comune di Catania - Assessorato Sport e Politiche Giovanili - è ospitata nella "Città della Scienza" di Catania.
Ad inaugurarla sabato sera la curatrice Ambra Stazzone alla presenza del direttore dell'Accademia delle Belle Arti, Carmelo Nicosia, del presidente della Fondazione Cutgana, Angelo Messina, del direttore del Cutgana, Maria Carmela Failla, e dell'assessore del Comune di Catania allo Sport e Politiche giovanili, Ottavio Vaccaro.
Oggi (lunedì) riaprirà i battenti fino al 12 ottobre (ingresso libero dalle 8,30 alle 13,30).
"La mostra, allestita presso la Città della Scienza, presenta lavori realizzati per l'occasione da artisti affermati e da giovanissimi mettendo a confronto i diversi sguardi che spaziano dal romantico all'allarmato, all'ironico, allo spensierato su elementi tecnologici e naturali" ha spiegato la Stazzone.
La Giornata del Contemporaneo è il grande evento che, dal 2005, AMACI (Associazione dei Musei di Arte Contemporanea Italiani) dedica alla promozione della cultura contemporanea, un'iniziativa che si è ormai consolidata come un importante appuntamento annuale nel panorama nazionale.
Il rapporto Arte/Natura, che accompagna l'intero corso della storia dell'arte, e il rapporto Arte/Scienza, che negli ultimi anni interessa sempre più la comunità artistica, sono oggetto di quattordici fotografie di grande formato di Carmelo Nicosia, Carmelo Mangione, Filippo Leonardi, Erwin, Angelo Spina, Loris Rizzo, Anna Tusa, Tahnee Drago, Carmen Cardillo, Oriana Tabacco, Luca Testa, Giorgio Marino, Clara Saitta, Elena Demidenko e di due vetrofanie con disegni di Andrea e di Gué-Marco Mangione.