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Cutgana
Fondazione Cutgana

Città della Scienza, incontro con dirigenti scolastici e docenti


 
 
22 settembre 2012
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Saranno gli studenti i protagonisti della Città della Scienza di Catania, la struttura dell'Università di Catania gestita dalla Fondazione Cutgana che si appresta ad aprire le porte alla città, ai turisti, ai docenti e discenti di ogni ordine e grado. 

"I docenti e gli studenti rivestiranno il duplice ruolo di fruitori e realizzatori della struttura in quanto saranno coinvolti nella definizione dei percorsi didattico-scientifici della Città della Scienza" ha spiegato il presidente della Fondazione Cutgana, Angelo Messina, nel corso dell'affollata riunione con i dirigenti scolastici e docenti etnei delle aree naturalistico-ambientale-matematico-scientifiche.
Oltre 200 i presenti (tra questi anche i dirigenti scolastici Giuseppe Adernò dell'Ic Parini e Santo Li Gresti della scuola media statale Cavour), i quali hanno potuto ammirare i percorsi espositivi ed laboratori didattico-scientifici della Città della Scienza già realizzati. 

Nel corso dell'incontro il direttore del Cutgana dell'Università di Catania, Maria Carmela Failla, ha illustrato le attività del centro interdipartimentale universitario e le diverse offerte didattiche ai docenti al fine di pianificare le visite guidate nella Città delle Scienze, nelle aree protette e negli Ecomusei naturalistico-ambientali della Sicilia orientale. 
"Il Cutgana gestisce - come ha evidenziato la prof.ssa Failla -, l'Area marina protetta Isole Ciclopi di Aci Trezza e ben sette riserve naturali regionali (Isola Bella di Taormina, Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi di Aci Trezza, Complesso Immacolatelle e Micio Conti di San Gregorio, Vallone di Piano della Corte di Agira, Grotta Monello, Grotta Palombara e Complesso speleologico Villasmundo-S. Alfio nel Siracusano). A queste si aggiungono gli Ecomusei naturalistico-ambientali "Lachea" di Aci Trezza, Natura e Scienza di San Gregorio, Diodoro Siculo di Agira, Carsismo Ibleo di Siracusa e Monti Climiti di Melilli che consentono di rendere più completa la visita guidata tra il mondo reale dell'area protetta ed i percorsi dioramici ed interattivi dei laboratori dove si svolgono anche stage, corsi di formazione e tirocini". Un sistema che da quest'anno "sarà arricchito anche dalla Città della Scienza di Catania che sarà inserita in diversi percorsi" ha concluso la prof.ssa Failla.

Una struttura museale realizzata nell'ambito del Progetto coordinato fra gli Atenei di Catania e Lecce con fondi europei ristrutturando una raffineria di zolfo nella vecchia zona industriale di Catania nelle vicinanze della stazione ferroviaria. 
Il sito copre una superficie di 2.700 metri quadrati e si sviluppa tra la via Simeto e la via Scuto Costarelli (ad angolo con viale Libertà) con un megacorridoio interno, un auditorium di 160 posti all'interno e di 300 posti all'esterno entrambi con schermi collegati in simultanea. 

La struttura prevede un lungo percorso espositivo di 1.000 metri quadrati che si snoda attraverso 5 isole tematiche (fisica, astrofisica, biologia, robotica, piattaforma multimediale) in cui sono presenti alcuni esempi dell'interazione tra arte e scienza, nella consapevolezza che esistono legami molto stretti fra questi due modi - apparentemente diversi tra loro - di analisi e descrizione del mondo in cui viviamo.