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Cutgana
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Progetto Italia-Malta, Unict gestirà reti informatiche


 
 
11 agosto 2012
Progetto Italia-Malta Calypso.jpg
MALTA. Sarà l'Università di Catania, grazie al centro interfacoltà Cutgana diretto da Maria Carmela Failla, a gestire lo scambio, l'archiviazione e la protezione dei dati forniti dal sistema stabile ed operativo di antenne HF-Radar previsto dal Progetto ordinario Italia-Malta - La politica di coesione 2007-2013 "Calypso". Un progetto finanziato dall'Unione Europea per il monitoraggio delle correnti marine superficiali nel Canale di Sicilia e che ha lo scopo di fornire dati continui utili ad ottimizzare gli interventi in caso di eventi di sversamenti di idrocarburi accidentali e deliberati. E proprio nei giorni scorsi si è tenuto a Malta il training per l'installazione e la gestione del sistema HF-radar previsto dal progetto italo-maltese che si è svolto sugli apparati presenti ed in fase di validazione presenti sull'Isola dei Cavalieri e a Gozo. Il terzo apparato, invece, che completerà l'intero sistema (in funzione nell'aprile del 2013), sarà installato nel mese di ottobre a Pozzallo in provincia di Ragusa. 

A rappresentare l'Ateneo catanese a Malta i tecnici del Cutgana: Carlo Grasso, delegato del rettore per il progetto ed esperto in Reti e sistemi di telecomunicazioni e membro del comitato scientifico di Calypso, e Pietro Pitruzzello. 
Sempre nell'ambito del progetto "Calypso", il Cutgana dell'Università di Catania si occupa della comunicazione dello stesso tramite il responsabile Alfio Russo (nominato dal leader del progetto Aldo Drago dell'Università di Malta) ed, inoltre, è co-leader del Working group finalizzato ad avviare il dialogo e la collaborazione tra i principali enti che nel territorio siciliano e maltese favoriranno il coordinamento delle attività per un intervento congiunto nel settore della sorveglianza, sicurezza e protezione civile, monitoraggio marino-costiero, risposta ai fenomeni di sversamento da idrocarburi e attività di ricerca e soccorso. 
A far parte del progetto ben otto partner: gli Atenei di Palermo e di Catania (rappresentato dal Cutgana), Arpa Sicilia e Cnr di Capo Granitola per la Sicilia, mentre per Malta l'University of Malta, l'Authority for Transport, l'Armed Forces e Civil Protection Department. 

Il sistema Hf-radar, ormai riconosciuto dall'Ente internazionale della comunicazione e denominato "radar" per il principio di funzionamento, prevede l'utilizzo di una tecnologia di tipo attivo (il sistema emette un segnale e ne registra l'eco ricevuto), che non nuoce alla salute pubblica in quanto operante nel campo delle radiofrequenze comunemente utilizzate per la trasmissione Tv o radio. Le potenze utilizzate dalla stazione di rilevamento non supereranno gli 80 watt di picco ed i 40 watt di media durante il funzionamento con emissione di campo elettromagnetico ben al di sotto dei livelli massimi consentiti dalla legge quadro sulla Protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. La frequenza operativa del sistema d'antenna sarà di 13 Mega Hertz.