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Cutgana
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Priolo, deposimetri nelle aree a rischio ambientale


 
 
26 luglio 2012
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PRIOLO. Entro la fine dell'anno nelle Aree ad elevato rischio di crisi ambientale di Siracusa-Augusta-Priolo, Comprensorio del Mela e Gela saranno installati i campionatori statici (deposimetri) per la rilevazione di metalli pesanti, diossine e composti organici clorurati contenuti nelle deposizioni atmosferiche. 
Questo è quanto emerso nel corso dell'incontro sul tema "Strategie per il campionamento delle deposizioni atmosferiche", che si è tenuto nella sede periferica di Priolo dello Sportello unico per le Aree ad elevato rischio di crisi ambientale, Agenda 21 e Amianto, con una relazione tenuta da Gaetano Settimo dell'Istituto Superiore  di Sanità. 

Settimo ha evidenziato la normativa europea vigente, i vari sistemi di deposimetri utilizzati e gli studi di ricerca condotti in campo internazionale finalizzati alla determinazione della presenza di arsenico, cadmio, piombo e nichel ed alla eventuale correlazione con la catena alimentare. 
"Per individuare il reale grado di esposizione dell'uomo ad agenti inquinanti come le polveri sottili e i metalli pesanti occorre recepire dati relativi all'aria (grazie ai deposimetri), al suolo (almeno i primi 10 centimetri), l'acqua ed anche la dieta alimentare - ha spiegato  Settimo -, poi i dati vanno incrociati tra loro per ottenere così un'analisi ben specifica della situazione di quella determinata area oggetto di studio".
L'incontro è stato organizzato dallo Sportello unico per le Aree ad elevato rischio di crisi ambientale, Agenda 21 e Amianto, diretto da Antonino Cuspilici, ed il Cnr - Istituto di Chimica e Tecnologia dei Polimeri di Catania diretto da Concetto Puglisi. Proprio il Cnr collabora insieme con gli Atenei siciliani, e sotto il coordinamento dell'Oms, al progetto di risanamento ambientale delle tre aree a rischio sulla base della convenzione stipulata con lo Sportello unico regionale.

"Nell'ambito dell'accordo tra lo Sportello unico regionale ed il Cnr di Catania ed in relazione al Progetto operativo di lavoro "Distribuzione dei  metalli pesanti e amianto nelle aree ad elevato rischio di crisi ambientale  e l'attuazione delle iniziative per il recupero della qualità ambientale" per la parte relativa al trasferimento di inquinanti nella catena alimentare - ha spiegato il responsabile UOS del Cnr di Catania, Concetto Puglisi -, saranno installati una decina di deposimetri per  ogni singola area ad elevato rischio di crisi ambientale". 
"Il progetto è finalizzato al rilevamento di metalli pesanti, diossine e composti organici clorurati contenuti nelle deposizioni atmosferiche e di conseguenza utile per gli studi e ricerche su eventuali correlazioni tra inquinanti e catena alimentare - ha aggiunto Puglisi -, al progetto, che punta alla prevenzione e risanamento delle tre aree a rischio ambientale, aderiscono i tre Atenei siciliani con la collaborazione delle sezioni provinciali di Caltanissetta, Siracusa e Messina dell'Arpa Sicilia". 
Presenti alla riunione i rappresentanti del Cutgana dell'Università di Catania, della Provincia di Caltanissetta e delle sezioni dell'Arpa di Caltanissetta, Siracusa e Messina.