CATANIA. Un invito a riscoprire e valorizzare l'identità nazionale tra passato e presente dell'archeologia.
Massimo Valerio Manfredi, archeologo e scrittore - ospite oggi nell'affollato auditorium della Città della Scienza del "Cutgana Talk", il ciclo di incontri su argomenti di carattere scientifico, culturale e di attualità organizzati dalla "Fondazione Cutgana" sul tema "Archeologia e identità" -, ha lanciato dalla sua "seconda casa" l'invito "agli italiani a privilegiare l'identità nazionale e bloccare le separazioni e gli estremismi ideologici".
Manfredi, conduttore televisivo di programmi di successo, bolognese di nascita, non ha nascosto, infatti, il suo amore per la Sicilia e la sua identità.
"Sono cittadino onorario di Giardini Naxos e Siracusa, ma tutta l'identità siciliana è affascinante con specificità particolari, uniche e ricercate" ha spiegato Manfredi che in questi mesi sta effettuando "ricerche in Sicilia grazie ad un progetto promosso da parte di un'amministrazione comunale".
E dopo gli interventi "dell'amico di sempre" Edoardo Tortorici, ordinario di Topografia antica dell'Università di Catania, e del presidente della Fondazione Cutgana, Angelo Messina (i lavori sono stati condotti dal direttore responsabile della testata "Cutgana Bollettino", Piero Maenza), Manfredi - già docente delle Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Venezia, Bologna, Loyola University of Chicago, Ecole Pratique des Hautes Etudes della Sorbona di Parigi e Bocconi di Milano - si è soffermato sull'archeologia "sempre più coinvolta da tutte le scienze" e che "consente di poter accedere a scoperte importanti ed esplosive che spesso stravolgono sicurezze date per certe e diffuse nella popolazione da secoli e quindi, a volte, destabilizzanti, dei veri e propri corto circuiti" ha detto Manfredi.
"L'archeologia è una scienza delicata che si traduce in identità, un aspetto fondamentale di ognuno di noi, ed anche nel campo politico, non solo di oggi, ma dei secoli scorsi" ha aggiunto l'archeologo che ha evidenziato "come ancora oggi vi è un'infinità di scoperte da effettuare".
In chiusura Manfredi - romanziere di grande successo (oltre 8 milioni di copie vendute) e conduttore del programma televisivo "Stargate-linea di confine" in onda per tre stagioni su LA7 - si è soffermato sugli "spazi" dell'archeologia sui mass-media: "Non sono moltissimi, ma nel mio piccolo ho cercato di dare il mio contributo con messaggi chiari che spesso hanno cancellato falsi misteri".