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Cutgana
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Melilli, scout adulti in visita alle grotte


 
 
17 gennaio 2012
Masci Acireale visita Melilli.jpg
ACIREALE. Alla scoperta del territorio ibleo tra le caratteristiche grotte carsiche e l'imponente cava di pietra bianca, il centro storico e le chiese di Melilli.
Per i 58 soci del "Movimento adulti scout cattolici italiani (Masci) di Acireale - guidati dalla magister Rosanna Scuto Fiorini - una gita fuoriporta, coordinata da Pietro Leonardi, di particolare interesse naturalistico, culturale ed architettonico. A guidare i soci del Masci il personale del Cutgana dell'Università di Catania (centro interfacoltà diretto da Maria Carmela Failla) composto da Pietro Pitruzzello e Linda Mangiafico (rispettivamente direttore e responsabile della fruizione dell'Ecomuseo dei Monti Climiti di Melilli).

I visitatori sono stati guidati alla scoperta della Grotta Mastro Pietro e della Pirrera di Sant'Antonio di Melilli. La Grotta di Mastro Pietro, una delle oltre 50 cavità carsiche melillesi, si sviluppa per oltre 190 metri e rappresenta un importante esempio di carsismo attivo (consistente la quantità di concrezioni come stalattiti e stalagmiti, pisoliti, colonne e vele) e di interesse archeologico per la presenza di tombe dell'età del bronzo.

La Pirrera di Sant' Antonio (di recente è stata riconosciuta come "sito di destinazione di eccellenza per il turismo" nell'ambito del progetto "Eden" indetto dalla Commissione europea) è una cava a cielo coperto che si estende per 2,5 chilometri quadrati grazie ai pilastri a base quadrata di 5 metri e con corridoi fino a 280 metri.
Dal 1450 la cava è stata utilizzata per l'estrazione di blocchi calcarei per la realizzazione di edifici e luoghi di culto (dalla chiesa di San Francesco d'Assisi di Catania ad altre di Siracusa, Messina e Genova) e raggiunge un'altezza massima di 27 metri.
Entrambe sono inserite negli itinerari turistico-didattici realizzati dal Cutgana dell'Università di Catania. I soci, inoltre, hanno ammirato il centro storico di Melilli ed in particolar modo la chiesa di San Sebastiano, la chiesa Madre e la chiesa con il convento dei Cappuccini.