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Cutgana
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Salute e ambiente nelle aree a rischio Siciliane

Siracusa, convegno promosso dallo sportello unico per le aree ad elevato rischio di crisi ambientale

 
 
17 novembre 2011
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SIRACUSA. E' stato presentato questa mattina l'Accordo Quadro tra l'Organizzazione Mondiale della Sanità e l'Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, nel corso  del convegno che si sta svolgendo  nel salone conferenze del Grand Hotel Minareto dal titolo "Salute e Ambiente in Sicilia: esperienze e prospettive".

Due giorni di dibattito promossi dall'Oms e dalla Regione insieme allo "Sportello unico per le Aree ad elevato rischio di crisi ambientale, Agenda 21 e Amianto". Ad aprire i lavori è stato Antonino Cuspilici, direttore dello Sportello "Aerca", che ha portato i saluti del Presidente della Regione, Raffaele Lombardo e del neo assessore regionale al Territorio e Ambiente, Sebastiano Di Betta, che concluderà i lavori domani pomeriggio. A presiedere l'incontro il prof . Benedetto Terracini, epidemiologo dell'Università di Torino e presidente del Comitato Scientifico del Piemonte per l'Amianto.

Terracini ha affermato che "nonostante i ritardi sulle bonifiche dei siti ad alto rischio ambientale; gli studi, l'esperienza, la strategia sistematica, la ricerca sul territorio siciliano sono così avanzati da essere motivo di invidia da parte degli altri paesi europei". Sull'Accordo Quadro fra Oms e Regione si è soffermato, durante il suo intervento, il prof. Cuspilici. "Dopo una fase preliminare di studio da parte della Regione, dell'Oms, dell'Università di Catania - dice Cuspilici- è stata avviata un'attività sinergica che vede insieme questi enti, coordinati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Un programma di lavoro che mette al centro di tutte le azioni la prevenzione, e dunque l'uomo".

L'Accordo Quadro coinvolge il Cnr, i ministeri di Ambiente e Sanità, gli atenei di Catania, Palermo e Messina e l'Anci;quest'ultima per l'ottenimento della certificazione ambientale dei Comuni delle aree a rischio. Fra gli obiettivi dell'intesa vi sono il recupero della qualità ambientale, la tutela, la valorizzazione e la gestione dei beni naturalistici, culturali e antropici (turismo sostenibile);oltre alla creazione di un tessuto idoneo alla nascita di nuove aziende legate allo scopo del risanamento ambientale.  
In rappresentanza dell'Oms, il prof. Marco Martuzzi  ha sottolineato come  i Paesi europei oggi facciano rete in merito agli studi sulla bonifica dell'amianto nei siti ad elevato rischio e sulla prevenzione da malattie derivanti da esposizione prolungata ad agenti inquinanti. In questo contesto, la valutazione di impatto sanitario (Vis) giocherà un gioco fondamentale per la prevenzione: un aspetto su cui per la prima volta lavorano insieme Regione e Oms.

Saranno bonificati dall'amianto i siti di proprietà della Regione che si trovano nelle tre aree ad elevato rischio ambientale: Augusta-Priolo-Siracusa, Gela e Milazzo- Valle del Mela. Il bando di gara  sarà pubblicato la prossima settimana sulla Gazzetta Ufficiale Europea, come ha annunciato  il prof. Antonino Cuspilici, direttore dello Sportello unico per le aree ad elevato rischio di crisi ambientale Agenda 21 e Amianto", a margine del convegno in corso di svolgimento nel salone conferenze del Grand Hotel Minareto dal titolo "Salute e Ambiente in Sicilia: esperienze e prospettive".

La bonifica delle aree è stata fortemente voluta dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo e dall'assessorato al Territorio e Ambiente. Le attività sono articolate in due fasi: la pianificazione degli interventi, dopo un'attenta mappatura; e il risanamento dei territori contaminati, come nel caso delle aree Asi. Sotto il coordinamento dell'organizzazione Mondiale della Sanità, la Regione si avvarrà della supervisione del prof. Pietro Comba, Direttore del Centro di Ricerca e di Epidemiologia  dell'Istituto Superiore di Sanità, il quale si è soffermato sull'aspetto sanitario nel corso del suo intervento.

Il prof. Salvatore Barbaro, Ordinario di Fisica Ambientale dell'Università di Palermo ha annunciato l'imminente emanazione di due direttive regionali: la prima, relativa alle polveri sottili, la seconda sugli odori. La problematica dell'inquinamento atmosferico ritorna nell'agenda dello "Sportello Aerca", che interverrà con specifici indirizzi riguardanti le aree urbane e quelle industriali.