MELILLI. Un ospite illustre per la Pirrera di Sant'Antonio, la cava melillese che nei giorni scorsi ha ottenuto il riconoscimento europeo di destinazione di eccellenza turistica nell'ambito del progetto Eden.

Stamattina, infatti, la Pirrera è stata visitata da Danilo Mainardi, notissimo etologo, ecologo e divulgatore scientifico di fama internazionale oltre che ordinario di Ecologia comportamentale dell'Università "Ca' Foscari" di Venezia e direttore dal 1973 della Scuola internazionale di Etologia del "Centro Ettore Majorana" di Erice.

A guidare Mainardi lungo la cava, che si estende sotto l'abitato di Melilli per oltre 2,5 chilometri quadrati, è stato il direttore dell'Ecomuseo dei Monti Climiti (la struttura didattica realizzata dal Comune e dal Cutgana dell'Università di Catania), Pietro Pitruzzello.

Mainardi, affascinato dalla bellezza del sito, ha evidenziato le potenzialità della Pirrera dal punto di vista turistico e scientifico per la presenza di aspetti culturali oltre che di importanti emergenze geologiche, botaniche e faunistiche. A tal proposito il Cutgana (il centro interfacoltà dell'Università di Catania diretto da Maria Carmela Failla) ha stilato un nuovo programma di ricerca che spazia dalle aree protette del territorio melillese (Complesso speleologico "Villasmundo-Alfio" e "Grotta Palombara") ai numerosi siti di interesse naturalistico come la Pirrera, la Grotta di Mastro Pietro e la Cava dei Molini. Il programma di ricerca prevede anche la collaborazione di Atenei e del Cnr con l'obiettivo di attuare azioni di divulgazione, salvaguardia e tutela del territorio.

"Melilli, attraverso la capacità organizzativa e scientifica del Cutgana, ha le caratteristiche di diventare un centro di ricerca ed un laboratorio all'aperto dove accogliere scienziati da tutto il mondo" ha spiegato Pitruzzello, il quale ha chiesto la disponibilità di Mainardi ad intervenire nelle attività dell'Ateneo catanese condivise anche dall'amministrazione comunale di Melilli.