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Cutgana

Melilli, Pirrera di Sant'Antonio candidata a sito Patrimonio dell'umanitą dell'Unesco

Richiesta avanzata dal comune e dal Cutgana

 
 
29 giugno 2011
Melilli Pirrera Unesco.jpg
MELILLI. La Pirrera di Sant'Antonio di Melilli si candida a diventare sito Patrimonio dell'umanitą dell'Unesco.
Dopo aver ottenuto il riconoscimento di "Destinazione turistica europea d'eccellenza" nell'ambito del progetto "Eden" indetto dalla Commissione europea e dedicato quest'anno al tema del "Turismo e riconversione dei siti" grazie alla procedura avviata dal Cutgana dell'Universitą di Catania (diretto da Maria Carmela Failla), adesso la Pirrera di Sant'Antonio aspira ad entrare a far parte della lunga lista dell'Unesco.

Anche in questo caso la procedura per il riconoscimento č stata avviata, su richiesta del sindaco Pippo Sorbello, dal Cutgana tramite Pietro Pitruzzello, direttore dell'Ecomuseo dei Monti Climiti di Melilli, il quale nei giorni scorsi, in occasione dell'evento "Le orme di Paolo", ha incontrato il delegato maltese dell'Unesco, Ray Bondin, accompagnato dalla collaboratrice Angela Campisi, alla presenza dell'assessore Giuseppe Cannata. Proprio Bondin, nel corso della visita guidata a Melilli, ha evidenziato alcuni punti in comune tra le bellezze naturalistiche, architettoniche e culturali del territorio melillese - la chiesa di San Sebastiano, la Pirrera di Sant'Antonio, la macchina dei fuochi sormontata dalla Croce dei Cavalieri di Malta, la Chiesa Madre, l'ex convento delle Benedettine dedicato a San Paolo Apostolo (che oggi ospita il Palazzo Municipale e l'Ecomuseo del Monti Climiti) - e l'isola dei Cavalieri di Malta.

Bondin, "impressionato" dalla maestositą della Pirrera di Sant'Antonio e dalle ricchezze culturali e artistiche di Melilli, potrebbe adesso compiere un primo passo per attuare un piano di azione che consenta l'inserimento del territorio melillese in un contesto turistico e culturale di altissimo livello. Il delegato Unesco ha anche proposto di organizzare a Melilli un convegno internazionale sull'archeologia industriale in modo da attirare l'attenzione degli esperti di tutto il mondo sulla Pirrera di Sant'Antonio. Il Cutgana, ente gestore di 7 aree protette naturali regionali e di un'area marina, infine, ha avviato, attraverso un progetto Sicilia-Malta, iniziative per la valorizzazione del territorio melillese.