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Cutgana
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Corso di orientamento Network per l'inclusione sociale


 
 
07 giugno 2011
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SAN GREGORIO. Sono stati avviati i percorsi di orientamento "Network per l'inclusione sociale" finanziati dall'assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle autonomie locali finalizzati a formare le figure di baby-sitter, badanti, operatori nel campo della raccolta differenziata, impiantista-fotovoltaico e di ripresa e montaggio. Ad organizzarli il Comune di Acireale (ente capofila) con gli enti di Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, San Gregorio di Catania, Santa Venerina, Trecastagni, Valverde e Viagrande.

Ben 240 gli allievi suddivisi in 16 classi di cui 120 per la priorità sociale "Disagio e devianza sociale" (corsi di Operatore professionale raccolta differenziata, Operatore impiantista-fotovoltaico e Operatore di ripresa e montaggio per un totale di 950 ore) ed altri 120 per la priorità sociale "Parità di genere" (corsi di Operatrici baby-sitter e Operatrici badante per un totale di 836 ore).

I percorsi sono stati avviati ieri (martedì) con la fase di orientamento (dal 6 giugno al 6 luglio) curata dal personale del Cutgana dell'Università di Catania nella sede del centro universitario di San Gregorio, nei locali dell'Amp Isole Ciclopi ad Aci Trezza e dell'assessorato Politiche sociali di Acireale. Poi seguiranno le attività di formazione, work experience, inserimento lavorativo e start-up aziendale che si concluderanno entro 18 mesi dall'inizio del progetto.

A curare queste fasi saranno gli enti di formazione Arti e mestieri, Promozione società cooperativa sociale, Euroform e i partner Ipab Conservatorio delle vergini, Ipab Collegio Santonoceto, Amp Isole Ciclopi, Progetto Vita, Circolo Arci Babilonia, Gruppo cooperativo luoghi comuni. Le allieve della priorità sociale Parità di genere saranno iscritte nell'albo intercomunale Baby-sitter e Badanti, mentre gli allievi per la priorità sociale "Disagio e devianza sociale" l'attestato di qualifica professionale da spendere presso micro imprese e cooperative e le aziende del settore. I percorsi di formazione mirano dunque alla riduzione della disoccupazione, qualificazione e reinserimento nel mondo del lavoro, al contrasto al lavoro irregolare, diffusione della cultura della legalità e miglioramento della qualità della vita.