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Cutgana
Cutgana

Calypso: un progetto sul monitoraggio ambientale marino e costiero del Canale di Sicilia

Il Cutgana protagonista di un programma Italia-Malta

 
 
16 maggio 2011

TRAPANI. L'Università degli Studi di Catania, grazie al centro interfacoltà del Cutgana, rivestirà un ruolo di fondamentale importanza nell'ambito del "Programma Italia-Malta - La politica di coesione 2007-2013.

Un mare di opportunità per il futuro" sul tema del monitoraggio ambientale marino e costiero. Un progetto che consentirà alla Regione Siciliana e allo Stato di Malta di diventare poli d'avanguardia nel Mediterraneo sul tema del controllo dello specchio di mare del canale siciliano-maltese con la realizzazione di un sistema stabile ed operativo per il monitoraggio di correnti marine mediante l'uso di un sistema di radar che sarà  installato nella parte nord dell'isola maltese e a sud della costa siciliana con lo scopo di fornire dati continui utili ad ottimizzare gli interventi in caso di eventi di sversamenti di idrocarburi.

Il progetto costituirà anche uno strumento utile di supporto alla navigazione fornendo una migliore previsione sulle correnti e garantendo il monitoraggio di correnti in aree critiche a supporto della sorveglianza, della ricerca, del recupero di natanti oltre che per la migliore gestione dello spazio marino nel canale Sicilia-Malta.

Oggi, a Trapani, nella sede dell'Università degli studi di Palermo (Polo didattico territoriale della Provincia di Trapani), si è tenuta la prima riunione operativa tra i rappresentanti dei partner - Aldo Drago per l'Università di Malta, Liz Markham per l'Autorità per i trasporti di Malta, Sarah Grech per il Dipartimento di Protezione civile di Malta, Clinton O'Neill per le Forze armate di Malta, Enzo Falzone per l'Arpa Sicilia, Giuseppa Buscaino dell'Istituto per l'ambiente marino costiero di Capo Granitola, Giuseppe Ciraolo per l'Università di Palermo, Angelo Messina per il Cutgana dell'Università di Catania alla presenza del colonnello Costanzo Ciaprini del Reparto operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Palermo e del capitano di fregata Giosuè Messina, comandante in seconda della Capitaneria di Porto di Trapani -, in cui sono stati definiti i dettagli del progetto che prevede, grazie all'inclusione delle autorità pubbliche dei due Paesi, il massimo e completo sfruttamento della rete di HF radar per lo svolgimento di azioni mirate allo scambio di informazioni e messa a punto di protocolli d'intesa per migliorare la capacità di intervento e di sorveglianza coordinata fra le autorità maltesi e siciliane nel caso di eventuali incidenti ed emergenze. 

Il sistema rappresenterà uno strumento utile alla costruzione di nuove capacità di controllo sui mari e sulle sue risorse costiere e l'acquisizione in continuo di dati spazialmente distribuiti e di interesse multi-disciplinare che, insieme con quelli a lungo termine sugli oceani e sulle aree costiere, porterà ad un netto miglioramento della conoscenza del canale Sicilia-Malta.