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Cutgana
Cutgana

Giovani non vedenti francesi ed italiani in visita nel Siracusano

Alla scoperta del patrimonio culturale, archeologico e naturalistico

 
 
08 marzo 2011
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Giovani non vedenti alla scoperta del patrimonio culturale, archeologico e naturalistico siracusano. Sono stati in 50, infatti, i giovani provenienti dall'Istituto nazionale giovani ciechi di Parigi e dall'Istituto per ciechi "Ardizzone Gioeni" di Catania a partecipare, nei giorni scorsi, ad un tour turistico comprendente il Museo archeologico regionale "Paolo Orsi" ed il Parco archeologico della Neapolis (teatro greco ed Orecchio di Dionigi) di Siracusa, la riserva naturale integrale "Grotta Monello", nei pressi di Cassibile, gestita dal Cutgana (il centro interfacoltà dell'Università di Catania diretto da Maria Carmela Failla), ed il Museo etnografico "Nunzio Bruno" di Floridia. Il gruppo è stato guidato dal presidente dell'istituto catanese, Gianluca Rapisarda, e dal docente della scuola transalpina, Salvo Falcone. I giovani non vedenti, dopo la visita del parco della Neapolis, si sono recati alla riserva naturale "Grotta Monello" dove sono stati accolti dal direttore, Giuseppe Sperlinga, dall'operatore di riserva Sergio Aleo e dai collaboratori speleologi Iorga Prato, Franco Politano e Sebastiano Politano per il riconoscimento tattile di stalattiti e stalagmiti.

Al museo "Paolo Orsi", invece, l'archeologa Angela Manenti ha illustrato la nuova esposizione del Medagliere, una ricca collezione di monete antiche che permette percorsi di visita differenziati consentendo la fruizione ai diversamente abili e ai non vedenti. Nella struttura museale aretusea i giovani non vedenti hanno toccato con mano vasi, statue ed altri oggetti fedele riproduzione degli originali esposti. A Floridia i giovani non vedenti hanno visitato il rinnovato museo etnografico "Nunzio Bruno" con la sua attività laboratoriale tattile per il riconoscimento di oggetti e strumenti della civiltà contadina iblea.
Soddisfatto del tour il direttore della riserva naturale Grotta Monello, Giuseppe Sperlinga, il quale ha evidenziato la necessità di instaurare una collaborazione tra le strutture museali e le riserve naturali siracusane per la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale, archeologico e naturalistico dell'area aretusea.

"E' stata un'esperienza molto interessante per i giovani non vedenti e anche per noi - ha spiegato Sperlinga -, abbiamo accolto con favore la richiesta di collaborazione del presidente Gianluca Rapisarda, perché aver guidato per un giorno un gruppo di persone diversamente vedenti ci ha permesso di sperimentare concretamente un circuito culturale che coniuga felicemente le potenzialità archeologiche, usi e tradizioni locali, naturalità del territorio siracusano, permettendo così la fruizione del patrimonio culturale e ambientale anche a ipovedenti e ciechi".