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Cutgana
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Focus sull'inquinamento e il degrado dell'ambiente

Attività formative cdl in Scienze ambientali e di Scienze per la tutela dell'ambiente e delle sue risorse della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali

 
 
25 giugno 2010
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Inquinamento e degradazione dell'ambiente legati alle attività umane e sul loro impatto sulla biodiversità e sostenibilità ambientale. Sono i temi trattati dagli studenti del corso di laurea in Scienze ambientali e di Scienze per la tutela dell'ambiente e delle sue risorse della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali durante le attività formative organizzate in collaborazione con il Cutgana dell'Università di Catania.

Attività formative che lunedì prossimo (28 giugno) vedranno gli studenti protagonisti con la presentazione degli elaborati nel corso della cerimonia conclusiva che si terrà nei locali del Museo di Biologia animale "Marcello La Greca" alla presenza del direttore del Cutgana e presidente del cdl in Scienze ambientali, Concetto Amore, del delegato del rettore "Rapporti con le Istituzioni per la valorizzazione delle aree protette", Angelo Messina, e del dirigente della Regione Siciliana, Antonino Cuspilici. Nei giorni scorsi, intanto, Javier Gracia Prieto del  Dipartimento di Scienze del Mare dell'Università di Cadice è intervenuto su "Dinamica della fascia costiera: rischi naturale ed antropico".

Il docente spagnolo ha messo in evidenza le caratteristiche della fascia costiera atlantica, dalla Andalusia alla Galizia, con falesie a spiagge in erosione, secondo una fenomenologia strettamente legata alle attività antropiche. "L'arretramento delle spiagge trova una stretta corrispondenza con la realizzazione di invasi artificiali, vere e proprie trappole per gli apporti solidi fluviali che non provvedono più al naturale ripascimento del litorale - hanno spiegato all'unisono i docenti Gracia Prieto e Amore -, tipico a questo riguardo è il corso del bacino del Simeto, in cui la realizzazione di quattro invasi, l'estrazione di inerti dalla spiaggia e dagli alvei dei torrenti e la distruzione del duneto costiero, hanno portato ad arretramenti che nel corso di decenni nella zona di Agnone Bagni hanno raggiunto misure sull'ordine di 150-200 metri". Nel corso dell'ultimo appuntamento, invece, Eugenio Bordonali, componente Commissione nazionale  Via Vas del Ministero dell'Ambiente si è soffermato su "Genesi di un progetto di energie rinnovabili".