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Cutgana
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Idee per far crescere l'Acquario di Giarre

Visita della Commissione consiliare permanente "Cultura e Pubblica istruzione" della Provincia Regionale di Catania

 
 
24 marzo 2010
di U.S. Cutgana
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GIARRE. Ristrutturare, promuovere e valorizzare l'Acquario Mediterraneo di Giarre, la struttura di proprietà della Provincia regionale di Catania e gestita dal Cutgana dell'Università di Catania in collaborazione con l'Area marina protetta Isole Ciclopi.

Sono questi i tre punti principali su cui i membri della commissione consiliare permanente "Cultura e Pubblica istruzione" della Provincia - il presidente Marco Luca e i componenti Edmondo Pappalardo, Antonio Musumeci, Nunzio Parrinello, Raffaele Strano e Fina Abbadessa - si sono confrontati alla presenza del dirigente della Polizia provinciale, Valerio Saitta, del responsabile della struttura per il Cutgana, Angelo Messina, e del direttore dell'Amp Isole Ciclopi, Emanuele Mollica, nel corso della riunione che si è tenuta nei locali dell'Acquario Mediterraneo di via Mazzini 1.

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Una struttura didattica dislocata su tre piani che ospita 500 esemplari che vivono in 40 vasche di diversa grandezza e che ogni anno registra 25 presenze, in prevalenza studenti di scuole di ogni ordine e grado della Sicilia orientale.

Nel corso della riunione è stata avanzata anche l'ipotesi di realizzare una "card" turistica destinata agli studenti delle scuole provinciali e l'eventualità di trasferire l'Acquario Mediterraneo di Giarre in una nuova struttura più idonea e con locali ben più ampi (da individuare nel territorio etneo) al fine di potenziare l'acquario stesso e al tempo stesso per incrementare il flusso turistico con un richiamo anche internazionale.

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"La struttura necessita di interventi migliorativi e soprattutto di una maggiore pubblicità e promozione tramite l'installazione di un'apposita segnaletica stradale e l'inserimento dell'acquario nel circuito museale che la Provincia sta allestendo - ha spiegato Luca -, ringraziamo e apprezziamo l'operato svolto ad oggi, nonostante le mille difficoltà, del Cutgana che ha portato avanti la struttura. Stiamo valutando anche la possibilità di dislocare qualche unità di personale e anche diversi servizi, mirati ad abbassare i costi di gestione, per migliorare la funzionalità della struttura al fine di poter registrare qualche presenza in più che consenta di ammortizzare i costi di gestione".