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Biologia animale

Nuove analisi sul randagismo a Catania

Uno studio condotto dagli studenti del cdl in Scienze ambientali

 
 
30 gennaio 2010
Da sinistra: Puglisi e Viglianisi
Da sinistra: Puglisi e Viglianisi
Il fenomeno del randagismo č aumentato in periferia, ma diminuito nel centro storico di Catania. Lo ha sostenuto Francesco Puglisi, direttore dell'Unitą operativa complessa di igiene urbana e lotta al randagismo dell'Asp Catania, sulla base dei dati raccolti dai 30 studenti del corso di laurea in Scienze ambientali della facoltą di Scienze naturali, matematiche e fisiche nell'ambito delle attivitą formative dell'insegnamento di Gestione della fauna ideate e coordinate da Fabio Viglianisi.

I risultati degli studenti, frutto di attivitą di censimento e di monitoraggio fotografico, sono stati valutati, nel corso del convegno che si č tenuto oggi nel salone del Museo di Zoologia del Dipartimento di Biologia animale "Marcello La Greca", da Francesco Puglisi.
"Su 100 cani randagi censiti a Catania dagli studenti č stato verificato che solo un numero minore, rispetto a qualche mese fa, č presente ancora nel centro storico come corso Italia, corso Sicilia, villa Bellini e piazza Europa - hanno spiegato all'unisono Puglisi e Viglianisi alla presenza del docente di Gestione della fauna, Angelo Messina -, la maggior parte dei cani si č spostata nei quartieri di San Nullo, Nesima e Librino dove i randagi, ormai adottati e sfamati dai residenti, svolgono attivitą di vigilanza. Sono dei veri e propri cani di quartiere".

Puglisi ha, inoltre, confermato, proprio anche sulla base dei raccolti negli ultimi mese, che "sono diminuiti i casi di attacchi all'uomo nel centro storico di Catania" e che "l'iniziativa avviata dagli studenti dell'insegnamento di Gestione della fauna sarą ripetuta anche nei prossimi anni nell'ambito della collaborazione con l'Asp".