
SAN GREGORIO DI CATANIA. Ampliare i concetti di tutela e conoscenza dell'ambiente, della natura e del territorio nelle scuole ed un maggiore sostegno alle iniziative di salvaguardia delle aree protette e di riqualificazione delle zone a rischio siciliane da parte delle istituzioni.
E' il messaggio che il direttore del Cutgana, Concetto Amore, e il delegato del rettore ai Rapporti con le istituzioni per la valorizzazione delle aree protette, Angelo Messina, hanno lanciato stamattina durante il seminario sul tema "Attività del Cutgana al servizio della Natura, dell'Ambiente e del Territorio" organizzato dal Centro Interfacoltà dell'Università di Catania nella sede del Laboratorio naturalistico ambientale "Natura e Scienza" di via Terzora 8 di San Gregorio.
"Il nostro programma per il 2010 prevede iniziative di tutela ambientale nell'intera area jonico-etnea sia marina, sia terrestre, che interessano le aree ad elevato rischio di crisi ambientale di Milazzo, Siracusa e Gela - hanno spiegato Amore e Messina insieme con i componenti del Cutgana Paolo La Greca e Salvatore Lo Nigro alla presenza del prorettore Maria Luisa Carnazza -, con il progetto Faro blu possiamo, grazie alla nave scuola Europa I e alle strumentazioni dei laboratorio polifunzionali Natura e Scienza di San Gregorio e Archimede di Villarosa, effettuare attività di controllo e garanzia della qualità ambientale, nonché di ricerca, formazione e divulgazione. Iniziative che devono essere sostenute dalle istituzioni".

Parole riprese a piene mani dal presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, il quale ha evidenziato che "la strada da seguire per raggiungere gli obiettivi di miglioramento della tutela, gestione e riqualificazione delle aree protette richiede la modifica alla legge regionale sull'istituzione di parchi e riserve che prevede solo divieti generando malumori nei cittadini e degli strumenti di attuazione ed anche da un potenziamento del coordinamento delle attività e programmi delle singole istituzioni e enti gestori delle aree protette".
Il sindaco di Acireale, Antonino Garozzo, ha evidenziato "che il processo istitutivo di una riserva è facile, tutt'altro la gestione e la riqualificazione per mancanza di fondi come i 9 milioni di euro del Pit delle Aci che sono stati restituiti dalla Regione siciliana all'Unione europea in quanto non sono stati spesi". A difendere la politica il deputato regionale Antonino D'Asero: "I processi decisori non spettano solo alla politica, ma anche alle associazioni di categoria e ai sindacati che spesse volte frenano le decisioni delle istituzioni".
Il soprintendente Gesualdo Campo, invece, ha proposto "l'affidamento al Cutgana dell'area del Castagno dei 100 cavalli di Sant'Alfio, tutelata sin dal 1745 su decisione del Tribunale dell'Ordine del Real Patrimonio di Sicilia e gestita dalla Provincia, e dei terreni adiacenti in quanto manca ad oggi un'adeguata gestione scientifica". Un invito accolto dall'assessore provinciale all'Ambiente, Giovanni Bulla: "A breve convocheremo una conferenza di servizi con gli enti interessati per rivedere un progetto di riqualificazione dell'area già esistente".
Nel corso dei lavori sono state illustrate le numerose iniziative rivolte alle scuole nell'ambito del progetto "ScuolAmbiente": visita guidata alla riserva naturale Complesso Immacolatelle e Micio Conti con il laboratorio museale Natura e Scienza, all'Acquario Mediterraneo di Giarre, alla sala multimediale per la proiezione digitale in 3D di filmati naturalistici, al battello Nautilus per ammirare i fondali dell'Amp Isole Ciclopi, il servizio Bicicliamoci e il telescopio didattico. Presenti ai lavori anche il sindaco di San Gregorio, Remo Palermo, l'assessore di Aci Castello, Anna Grasso, il presidente del Fau, Antonella Mandalà, e i commissari straordinari del Parco dell'Etna, Ettore Foti, e dell'Alcantara, Giuseppe Castellana.