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Cutgana
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Convenzione Cutgana, Provincia e Cresm: i primi risultati

Presentazione dei primi risultati delle iniziative attuate nell'ambitodel protocollo d'intesa sulla tutela ambientale stipulato dallaProvincia e dall'Università di Catania e della convenzione sulmonitoraggio ambientale tra Cutgana e Cresm

 
 
27 agosto 2009
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SAN GREGORIO. Rifiuti galleggianti eliminati dalla fascia costiera marina etnea grazie al battello "Spazzamare", lotta agli insetti nocivi presenti negli edifici della Provincia regionale di Catania, potenziamento dei controlli sul traffico navale nel golfo etneo e della tutela e del monitoraggio ambientale.
Sono solo alcuni risultati e obiettivi dei progetti avviati dal Cutgana dell'Università di Catania e dall'Amp Isole Ciclopi nell'ambito degli accordi stipulati due mesi fa (nel mese di luglio 2009) con la Provincia e con il Cresm di Roma e presentati stamattina nella sede del Laboratorio polifunzionale "Natura e Scienza" di San Gregorio.

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Grazie all'impiego del battello "Spazzamare" dell'Amp Isole Ciclopi sono stati raccolti, in meno di un mese, ben 800 chilogrammi di rifiuti solidi galleggianti e sommersi nella fascia costiera marina da Calatabiano fino alla foce del fiume Simeto. Tra i rifiuti buste e bottiglie di plastica, cassette di legno e plastica, tronchi e materiale di vario genere, ma anche copertoni, termocoperture, bombole di gas, boe e gavitelli perduti con una concentrazione maggiore nello specchio acqueo da Aci Castello al porto di Catania e da Capomulini a Pozzillo.

Nei prossimi giorni saranno posizionate 20 "bat-box" negli edifici della Provincia (15 nel Centro direzionale di via Nuovaluce e 5 nella sede legale di Palazzo Minoriti in via Prefettura) per la tutela dei popolamenti etnei di pipistrelli e altri chirotteri e al tempo stesso per eliminare gli insetti nocivi presenti come le zanzare.

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Positivi i risultati del progetto di vigilanza della qualità dell'ambiente della fascia costiera etnea grazie all'impiego del radar del Cutgana collocato nella sede del Laboratorio "Natura e Scienza" di San Gregorio. L'impiego del radar e del sistema AIS (Automatic Identification System, un apparato elettronico che interroga via radio le imbarcazioni dotate di un terminale adeguato per ottenere informazioni su rotta e merce trasportata) ha permesso di telecontrollare il traffico di imbarcazioni (posizione, velocità istantanea, eventuale vicinanza con altri scafi) nello specchio acqueo compreso tra Acireale ed Augusta e di individuare immediatamente eventuali sversamenti in mare di idrocarburi.

Realizzato anche un archivio storico-statistico dei passaggi delle imbarcazione.
In futuro si punta al monitoraggio e alla certificazione ambientale della fascia costiera e marina jonica ed in particolar modo, "in collaborazione con l'Ufficio speciale regionale Aree ad elevato rischio di crisi ambientale", degli specchi acquei delle tre aree ad elevato rischio di crisi ambientale di Milazzo, Siracusa-Augusta-Priolo e di Gela" come ha sottolineato il direttore dell'ufficio regionale Antonino Cuspilici.

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"Puntiamo, visti i risultati ottenuti in questa prima fase di collaborazione tra Provincia, Cutgana, Amp Isole Ciclopi e Cresm sul monitoraggio ambientale grazie a modernissimi sistemi radar e al battello Spazzamare, al potenziamento dei servizi - hanno detto all'unisono il direttore del Cutgana, Concetto Amore, il presidente del Consorzio di gestione "Isole dei Ciclopi", Angelo Messina, e il presidente del Cresm, Gianni Cancellieri -, grazie anche ai laboratori polifunzionali Archimede di Villarosa in provincia di Enna e "Natura e Scienza" di San Gregorio di Catania e al progetto Ciclope, sempre in sinergia con la Provincia e il Cresm e con la collaborazione di nuovi partner, di mettere a sistema strutture e attrezzature ed un gruppo di lavoro operativo sulla qualità ambientale che effettui controlli biometrici marini e costieri con boe specializzate, con stazioni fisse e mobili con l'impiego della nave scuola Europa I, delle stazioni di monitoraggio di Villarosa sui fenomeni di aridificazione e desertificazione e nelle tre aree ad elevato rischio di crisi ambientale di Milazzo, Siracusa-Augusta-Priolo e Gela in merito allo sversamento di sostanze inquinanti".

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Sulla stessa linea il presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione: "I risultati ottenuti nell'ambito della collaborazione con l'Università e l'Amp Isole Ciclopi sono stati davvero straordinari. E' stata ripulita tutta la fascia costiera e marina etnea e adesso lavoreremo sodo sul monitoraggio e sulla qualità delle nostre acque rafforzando la collaborazione già avviata".

Presenti ai lavori l'assessore provinciale Territorio e Ambiente, Giovanni Bulla, il dirigente della Polizia provinciale, Valerio Saitta, i componenti della commissione provinciale Territorio e Ambiente (Sergio Gruttadauria, Antonio Danubio, Francesco Laudani, Nunzio Parrinello, Santo Trovato), il presidente del Confapi Sicilia, Giuseppe Scuderi con il delegato Carlo Campisano, il responsabile della Nsit srl, Nazzareno Straccia, il responsabile della C3Sl SpinOff Università di Catania, Salvatore Lo Nigro, l'assessore comunale di Aci Castello, Anna Maria Grasso, Vincenzo Piccione, Carmelo Messina e Giosuè Sangiorgi.