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Scienze ambientali

Universitari in visita al Parco fluviale dell'Alcantara


 
 
14 luglio 2009
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Tutelare l'ecosistema lungo il corso di un fiume. Su questo tema si è concentrata l'attività formativa organizzata dai corsi di laurea in Scienze ambientali ed in Scienze per la tutela dell'ambiente e delle sue risorse della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell'Università di Catania nel corso della visita al Parco fluviale dell'Alcantara istituito nel 2001 per salvaguardare, gestire, conservare e difendere il paesaggio e l'ambiente naturale della valle dell'omonimo fiume.

Gli studenti - guidati dai docenti Alessandra Ragusa e Paolo Minissale alla presenza del commissario straordinario dell'ente Giuseppe Castellana, dal direttore Priolo, dal dottore Tomasello - hanno ammirato uno dei fiumi più importanti della Sicilia che nasce dai Monti Nebrodi a quota 1250 metri nei pressi di Floresta e scorre per 50 chilometri circa prima di sfociare a Capo Schisò. Lungo il corso del fiume il paesaggio vegetale è dominato da ricche campagne coltivate con alberi da frutto, boschetti ripariali formati da salici, pioppi bianchi e neri, frassini e ontani neri; qualche sporadico leccio e rari platani orientali ormai reperibili, in Sicilia, solo nei corsi d'acqua della parte orientale.

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Le acque del fiume, fredde e limpide, sono popolate da una ricca varietà di specie acquatiche, galleggianti o radicate, soprattutto nei tratti in cui scorrono tranquille come nelle gurne, laghetti circolari scavati nelle colate laviche.

Il fiume costituisce un "naturale" depuratore delle acque provenienti dal territorio circostante. Lo stato di salute e la capacità di autodepurazione di ogni corso d'acqua dipendono da diversi fattori legati sia all'ecosistema acquatico, sia a quello terrestre.

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Gli studenti hanno anche visitato il vulcanetto di Mojo Alcantara, un geotipo di tipo esclusivamente esplosivo e di particolare interesse vulcanologico con le sue piroclastici stratificate; le particolari anche le gole con i prismi basaltici, le lave hawaiane tipo pahoehoe di Contrada Mille Cocchita e le lave scoriacee del 1981; a Castiglione di Sicilia l'attenzione è stata posta sulla chiesa di Santa Domenica (denominata Cuba) raro e pregevole esempio di costruzione bizantina a cupola.