Dal monitoraggio ambientale agli aspetti geologici dell'area siracusana. Su questi temi si è concentrata l'attività formativa organizzata dai corsi di laurea di primo livello in Scienze ambientali ed in Scienze ecologiche ed educazione ambientale della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell'Università di Catania.

A guidare gli studenti i docenti Concetto Amore (Cutgana), Antonino Cuspilici (Ufficio speciale Aerca), Enzo Piccione, Giuseppina Bartolo e Pietro Pitruzzello (Laboratorio naturalistico ambientale di Melilli). Nella sede del Consorzio industriale per la protezione dell'ambiente di Siracusa, fondato nel 1975, gli studenti hanno appreso i sistemi tecnologici e informatici utilizzati per il controllo della qualità dell'aria (grazie alle stazioni di Augusta, Villasmundo, Melilli, Priolo, Belvedere, Floridia, Siracusa) nei centri abitati della zona industriale.

Altra tappa la Cava Lisa per conoscere le tecniche di estrazione e lavorazione dei calcarei utilizzati per la realizzazione di inerti. E ancora il Laboratorio naturalistico ambientale di Melilli, realizzato all'interno del Municipio da parte del Cutgana dell'Università di Catania, che ospita testimonianze naturalistiche e culturali dell'area iblea, con esposizione di campioni di rocce e di fossili e diorama degli ambienti mediterranei.

Infine, gli studenti hanno visitato la Pirrera di Sant'Antonio di proprietà del Comune di Melilli utilizzata a partire dal 1450 per l'estrazione di blocchi calcarei destinati a monumenti come ad esempio la facciata della chiesa di San Francesco a Catania. La struttura, un'autentica cava alta quasi 30 metri, è stata poi chiusa nel 1962 e riaperta solo nel 2002, grazie alle richieste del Laboratorio naturalistico ambientale di Melilli ed è inserita in diversi percorsi didattico-turistici.