Da: "Giuseppe Falci" <gfalci@dmfci.unict.it>
Data: 27 febbraio 2009 19:30:22 CET
Oggetto: pesi scientifici
Cari Colleghi,
soltanto una precisazione sulla mia affermazione in una affissione
precedente "Non abbiamo idea di quello che ci richiederà la società
fra cinque anni e la politica tra due mesi: un criterio
buono oggi potrebbe essere disastroso in seguito, per cui
mi auguro che il problema della valutazione resti sul tappeto
ancora per lungo tempo",che ha così tanto allarmato un Collega da fargli ribattere
"compito della ricerca universitaria non sia assolutamente quello di
assecondare le richieste della società o, peggio ancora, della politica!".
Intendevo con essa esprimere la mia personale opinione che il processo
di valutazone intrapreso richiede implementazione e verifica in
ciclo continuo. Questa dinamica è a mio modo di vedere propria di
ogni processo di elaborazione concettuale, e consustanziale, in quanto
fatto e non valore, ad una società con una "velocità di clock" più
alta che in passato.
L'espressione "richiesta della società e della politica" è forse
infelice, e da sostituire magari con "obblighi verso la società e
vincoli piovuti dalla politica".
Quindi il Collega che esprimeva preoccupazione in proposito, ha
sbagliato mira: fossero mie le perniciose intenzioni potrebbe dormire
tra due guanciali.
L'argomento dei rapporti tra Accademia, società e politica, è ovviamente
interessantissimo, ma esula dalla prospettiva di questo Forum.
Ben disposto a discuterne, tempo permettendo, in sede appropriata.
Segnalo solo che il perverso connubio tra scienza e società consente
oggi di trovare l'articolo suggerito di "Sauvons la recherche",
sepolto al link
http://www.sauvonslarecherche.fr/spip.php?article2186&var_recherche=M.%20Saint-Jean%20e%20I.%20This%20Saint-Jean.
Per obbligo ho dovuto leggerlo: infiamma i cuori, ma non fornisce l'ombra di un'idea.
Cordialmente
Pino Falci
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| Prof. Giuseppe Falci |
| Dipartimento di Metodologie Fisiche e |
| Chimiche (DMFCI) - Catania |
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