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Forum 'Pesi scientifici'/1


 
 
01 dicembre 2017

Da: "cpennisi" <cpennisi@unict.it>
Data: 11 febbraio 2009 13:15:12

Oggetto: pesi scientifici

Caro Magnifico,
ti allego la tabella dei criteri dalla quale derivano i calcoli della matrice dei punteggi di "peso scientifico" che sta girando in Ateneo.
Probabilmente al collega è sfuggita, ma è imprescindibile, penso, sia per la interpretazione dei risultati che per un efficace e consapevole dibattito sulle modalità ed i criteri di valutazione che si stanno applicando.
Sono sicuro che i nostri uffici si potranno occupare della sua opportuna diffusione.
Grazie e a presto
Carlo Pennisi
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Da: "Prof. Vincenzo Bellini" <Vincenzo.Bellini@ct.infn.it>
Data: 12 febbraio 2009 12:44:56 CET
Oggetto: pesi scientifici

Caro Magnifico,
la tabella che è applicata dall'Ateneo è ridicola, perchè penalizza ingiustificatamente le aree scientifiche sperimentali, ad esempio Area 2, in cui i le ricerche sono portate avanti da grosse collaborazioni internazionali, che sarebbe antistorico e antiscientifico penalizzare. Perchè non parliamo piuttosto del fattore d'impatto delle Riviste ISI, su cui gli articoli tecnici e scientifici sono pubblicati ?
Cordiali saluti
Enzo Bellini
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Da: ferro@dmi.unict.it
Data: 12 febbraio 2009 17:01:10 CET

Oggetto: pesi scientifici

Caro Tony,
noi bioinformatici lavoriamo sia con riviste informatiche che su quelle biologiche e biomediche in collaborazione con colleghi di Biologia e Medicina.
Nella valutazione si dovrebbero valutare diversamente i lavori a secondo la loro natura, cercando , a mio parere, di favorire la ricerca interdisciplinare.
Inoltre va ovviamente tenuto conto dell'impact factor della rivista rapportato all'area tematica. Infatti le migliori riviste matematiche e informatiche hanno un impact factor inferiore alle medie riviste biologiche o mediche.
Infine noto che nella tabella ci sono errori evidenti del tipo 0.080 deve chiaramente essere 0.80 e così via.
Cari saluti
Alfredo Ferro
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Da: ferro@dmi.unict.it
Data: 12 febbraio 2009 17:16:10 CET

Caro Tony,
un'ultima osservazione. Voci quali 17. Altri documenti...
16.Prodotti multimediali..... vanno assolutamente eliminate. Infatti si possono produrre quantità infinite di report o preprint di valore nullo.
Cari saluti.
Alfredo Ferro
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Da: "Risitano Antonino" <arisitan@diim.unict.it>
Data: 12 febbraio 2009 18:21:04 CET
Oggetto: pesi scientifici

Caro Magnifico
e
Caro Pennisi
 
Sono perfettamente d'accordo con i criteri (coincidono quasi perfettamente con quelli che io avevo mandato tempo fa a qualche componente del CUN) vanno integrate, a mio avviso, per tutte le pubblicazioni (su riviste ISI o di altro tipo o convegni) con il "premio" per le citazioni a seconda del settore (nel settore 09 a cui appartengo, ad esempio,ogni citazione dovrebbe valere almeno 0,5 punti). Il concetto è semplice: vale più una pubblicazione che è stata citata nel mondo 100 (cento) volte che 100 pubblicazioni citate 0 (zero) volte.
Mi piacerebbe  avere conoscenza della " matrice dei punteggi di "peso scientifico" che sta girando in Ateneo".Come fare?
Grazie.
Complimenti e a presto.
A. Risitano
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Da: Marcello Migliore <mmiglior@unict.it>
Data: 12 febbraio 2009 18:43:25 CET
Oggetto: pesi scientifici

Al Magnifico Rettore

scusate se mi intrometto in questa discussione, ma poichè ho capito che è una discussione aperta a tutti vorrei dare le mie modeste riflessioni.

Mi permetto di allegare un articolo sull'impact factor del 2006 pubblicato su JAMA e citato 208 volte.
Condivido che una moderna Università deve privilegiare aiutando la ricerca di coloro che pubblicano in riviste con impact factor.
Un solo articolo può essere citato 400 volte viceversa 150 articoli scritti da un solo docente potrebbero non essere mai citati. Chiaramente "vale" molto di più quell'articolo citato 400 volte, anche se bisogna pur capire gli sforzi di chi ha scritto 150 articoli.
E' riconosciuto che l' impact factor rappresenta 'evidenza della qualità delle pubblicazioni scientifiche ma anche il numero delle citazioni dovrebbe essere preso in debita considerazione.
Il campo di discussione è vasto e complesso e le modalità di applicazione variano secondo l'appartenenza ai vari settori.
NEll'era dell'evidenza (evidence based university) e della competizione l'Università acquista in prestigio solo se la maggior parte delle pubblicazioni avvengono su riviste ISI che sono le uniche riconosciute in campo internazionale, per cui la valutazione interna dovrebbe prendere probailmente in considerazione molti fattori.

Cordiali saluti
Marcello Migliore
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Da: Orazio Lanza <lanza@unict.it>
Data: 12 febbraio 2009 19:26:19 CET
Oggetto: pesi scientifici
Caro Magnifico,
visto il positivo dibattito pubblico che la pubblicazione delle "pesature" dei prodotti inseriti nel nostro Catalogo ha suscitato (condivido quanto osservato da Pennisi a proposito delle classifiche che si fondano sul fatto che un prodotto firmato da 5 autori viene pesato e conteggiato 5 volte), desidero sollevare un piccolo problema: quello relativo al peso che sui risultati ha la collocazione errata (certamente in buona fede!) dei prodotti. Se vogliamo che il nostro Catalogo acquisisca pian piano una qualche credibilità bisogna evitare che comunicazioni a convegni locali, od al massimo nazionali, vengano classificate e pesate come " Articoli per esteso su volumi o atti di Congressi internazionali " e che interventi in collane la cui rilevanza scientifica non supera i confini di un Dipartimento vengano classificate e pesate come "Articoli su riviste con comitato scientifico, comitato di redazione e a diffusione internazionale". A tal proposito una domanda: da quando il nostro Bollettino d'Ateneo è diventato "una rivista con comitato scientifico, comitato di redazione e a diffusione internazionale"?
Con i più cordiali saluti.
Orazio Lanza
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Da: "marcella renis" <renis@unict.it>
Data: 12 febbraio 2009 19:58:58 CET

Oggetto: pesi scientifici

Caro Rettore,
mi sembra  che sia stata buttata l'esca a cui hanno abboccato molti pesci affamati. Credo che sia stata l'occasione per far venir fuori tante osservazioni taciute o comunque non espresse.
Il tutto mi sembra che inviti ad un'attenta revisione dei criteri da parte delle singole aree e ad una sana calibrazione all'interno delle stesse.
Bel dibattito...
Cari saluti
Marcella
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Da: Giorgio Montaudo <gmontaudo@unict.it>
Data: 13 febbraio 2009 9:17:39 CET
Oggetto: pesi scientifici

I colleghi si trovano a girare intorno alla difficoltà che l'impact factor non è normalizzato e che ha diverso peso per le varie discipline.
Per uaa valutazione personale, molto più indicativo è lo h-index individuale, che si trova già tabulato dalla ISI.
Per farsi un'idea concreta del rating dei soggetti operanti in un settore, basta paragonarlo ai valori di h-index di alcuni leaders nazionali.
giorgio montaudo
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Da: Francesco Purrello <fpurrell@unict.it>
Data: 13 febbraio 2009 10:00:31 CET

Oggetto: pesi scientifici

Concordo assolutamente con i recenti commenti di Ferro, Lanza, Renis. Per dare forza e credibilità a quest'importante strumento occorre del lavoro di filtro e revisione. Forse un gruppo di lavoro interfacoltà potrebbe riunirsi 2-3 volte ed elaborare delle proposte concrete.
Francesco Purrello
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Da: "Orazio Licciardello" <o.licciardello@unict.it>
Data: 13 febbraio 2009 10:15:27 CET
Oggetto: pesi scientifici

Caro Rettore, Cari Colleghi,
mi inserisco anche io nel dibattito, limitandomi (almeno per ora) a segnalare un interessante (ed ormai storico) articolo di Alessandro Figà Talamanca sull'effettiva natura e sui limiti del tanto dacantato Impact Factor : http://siba2.unile.it/sinm/4sinm/interventi/fig-talam.htm.
Cari saluti
Orazio Licciardello
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From: "Antonino Recca" <arecca@dmfci.unict.it>
To: "Stampa Univers. CT." <stampa@unict.it>
Sent: Friday, February 13, 2009 10:49 AM
Subject: forum sulla ricerca scientifica

Visto il successo che sta avendo il forum sulla ricerca scientifica e,
per non tediare i colleghi poco interessati, ho chiesto a Campo di
inserire i commenti in un file che sarà messo a disposizione di tutta
la comunità accademica.
Antonino Recca
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From: Alfio Lombardo
 
Sent: Friday, February 13, 2009 11:12 AM
Subject: Tabelle e dati su ricercatori Operativi

Informo tutti i Colleghi che presso il sito

http://www.unict.it/Public/Uploads/links/analisiRicOperat2008_.xls

e' possibile prendere visione dei dati aggregati per area, dipartimenti, e facolta'  sulla percentuale di ricercatori operativi presenti nelle strutture.

Al fine di una corretta interpretazione dei predetti dati si precisa che:

1) in accordo al regolamento PRA approvato in Senato un ricercatore e' dichiarato "operativo" se il suo peso scientifico  nei cinque anni monitorati  e' superiore a 10
2) il predetto peso scientifico e' calcolato senza tenere conto del numero di autori per pubblicazione e in accordo alla tabella riportata in allegato. Si ricorda che per ciascuna Area scientifica i valori (pesi) in tabella sono stati forniti dalle Commissioni  Scientifiche di Area con i seguenti  due vincoli imposti dalla Commissione Ricerca:

-  somma dei pesi scientifici per tutte le tipologie di pubblicazioni pari a  60 punti
-  peso assegnato alla tipologia di pubblicazione piu' prestigiosa per l'Area pari a 10.

La Commissione Ricerca nella sua seduta di gennaio ha già deliberato di chiedere alle Commissioni Scientifiche di Area  una verifica/revisione dei predetti pesi sulla base dell'esperienza fatta quest'anno e dei  i seguenti vincoli:

-  somma dei pesi scientifici per tutte le tipologie di pubblicazioni pari a  50 punti
-  peso assegnato alla tipologia di pubblicazione piu' prestigiosa per l'Area pari a 10.

A tal fine la Commissione Ricerca ha deciso di attendere che le Commissioni Scientifiche oggi in scadenza vengano rinnovate.

3) Sono attualmente considerati  "operativi" anche tutti i Colleghi che, avendo superato la soglia relativa al peso scientifico, fossero andati in pensione dopo la data di monitoraggio (maggio 2008); contestualmente vengono considerati "non operativi" tutti i Colleghi che avessero preso servizio dopo la predetta data. Per il prossimo anno la Commissione Ricerca ha già deliberato di considerare operativi anche tutti i Colleghi che si troveranno in quest'ultima condizione.

Nel sito indicato e' stata pubblicata anche la lista dei ricercatori operativi con il relativo punteggio ad essi assegnato.  Sono certo tutti comprenderete che lo scopo di tale pubblicazione NON e' quello di fare graduatorie in Ateneo, quanto quello di dare a tutti la possibilità di verificare la credibilità dei risultati ottenuti attraverso l'utilizzo delle procedure approvate nel regolamento PRA e, in particolare, attraverso l'uso della tabella dei pesi su indicata, anche in vista della sua revisione che, ripeto, è di competenza delle Commissioni Scientifiche di Area.
Qualora i Colleghi non presenti in questa lista (e quindi non operativi) volessero conoscere il peso scientifico ad essi attribuito, potranno chiederlo all'Ufficio Ricerca (sig.ra Angela Catania).

INFINE  PREGO TUTTI DI CONSIDERARE RISERVATI I DATI PUBBLICATI  NELLA PAGINA WEB INDICATA (che per tale motivo non e' visibile sul sito d'ateneo) e di NON DIVULGARLI ALL'ESTERNO DELL'ATENEO.

Cordiali saluti
Alfio Lombardo

vedi allegato
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Da: "Maria Antonietta Toscano" <matoscan@unict.it>
Data: 13 febbraio 2009 11:14:43 CET
A: "Antonino Recca" <arecca@dmfci.unict.it>
Oggetto: Re: forum sulla ricerca scientifica

L'idea mi sembra ottima!
e ritengo che, data la complessità della situazione, sia il modo migliore per approfondire e valutare tutte le innumerevoli considerazioni che ognuno vorrà apportare!
Maria Antonietta Toscano
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From: Alfio Lombardo
 
Sent: Friday, February 13, 2009 11:55 AM
Subject: annni valutati: Tabelle e dati su ricercatori Operativi

Su richiesta dei Colleghi preciso che la valutazione viene effettuata sui 5 anni antecedenti l'ultimo anno inserito nel Catalogo d'ateneo. Nel caso in oggetto:  2003. 2004. 2005. 2006. 2007.

Alfio Lombardo
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Da: "sergio fichera" <sfichera@diim.unict.it>
Data: 13 febbraio 2009 12:19:02 CET
Oggetto: R: forum sulla ricerca scientifica

Caro Tony

apprezzo moltissimo il vero cambiamento che stai sostenendo nel nostro ateneo: la promozione e la divulgazione dell'attività che ognuno di noi svolge sia scientifica sia organizzativa (delegati, ect)

un abbraccio
Sergio
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Da: Letterio Todaro <ltodaro@unict.it>
Data: 13 febbraio 2009 18:55:07 CET

Oggetto: Re: Fwd: pesi scientifici

Con Osservanza,

mi permetto di far riflettere su incongruenze secondo me palesi nei criteri di attribuzione che giungono a determinare i pesi scientifici, almeno per chi è solito lavorare in area umanistica. Mi sembra per esempio che un paio di articoli (anche di poco più del paio di pagine) o poco più di un paio di recensioni valgano in termini 'aritmetici' già più di un lavoro monografico magari di centinaia di pagine... Moltiplicando i fattori: sembrerebbe davvero che sia più utile, per collezionare punteggi, pubblicare recensioni e brevi articoli (tanto sempre articoli sono per il catalogo), piuttosto che faticare mesi e mesi per un buon lavoro monografico.. Personalmente e molto molto modestamente credo davvero che ci sia qualcosa da rivedere. E' semplicemente un'opinione: niente di più che rimetto all'attenzione e alla critica di tutti i colleghi: Grazie comunque,
L. Todaro
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Da: Fabio Galvano <fgalvano@unict.it>
Data: 14 febbraio 2009 9:34:45 CET

Oggetto: Peso scientifico

Caro Toni,

mi inserisco nel dibattito in corso per manifestare la mia piena condivisione di quanto affermato dal collega Marcello Migliore. In tal senso trovo che, escludendo le aree socio-umanistiche, tra le aree scientifiche la differenza tra le tipologie 3. (Articoli su riviste ISI) e 4. (Articoli su riviste con comitato scientifico, comitato di redazione e a diffusione internazionale) è eccessivamente variabile. Trovo ad esempio condivisibile la differenza dei valori assegnati (10 vs 5) attribuita dalle Aree 2 e 3. Pur non facendone parte, definirei risibile l'eguaglianza (!) attribuita dall'Area 5 alle due tipologie di articoli. Al riguardo, ritengo che l'Ateneo non possa non dare delle linee di indirizzo (se non addirittura delle norme) che mirino ad una maggiore uniformità tra le aree scientifiche e ad una sempre più ampia differenza tra i valori attribuiti alle due tipologie di articoli.

Sono d'accordo con Marcello Migliore anche laddove auspica un sempre maggiore utilizzo di tutti gli indici bibliometrici disponibili (i.e. citation index, h factor, g factor), che non saranno infallibili ma non ne hanno ancora inventati di migliori.

Tuo, Fabio Galvano


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