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Comunicazioni dal rettore
Università

Prove di rinnovamento per il dottorato


 
 
01 dicembre 2017

Oggetto: Prove di rinnovamento per il dottorato

Comunicato stampa 17 Novembre 2007

L'ADI commenta la bozza di riforma del dottorato di ricerca presentata al CUN dal ministro Mussi
"Il dottorato di Ricerca, a circa 20 anni dalla sua istituzione, necessitava di una riforma organica. Ad una prima lettura il testo proposto dal Ministro Mussi il 14 Novembre al CUN è molto positivo e accoglie diverse delle richieste che l'ADI, l'Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani, ha avanzato".
È questo il primo commento di Francesco Mauriello, presidente ADI, che aggiunge: "In particolare sembrerebbe accolta la richiesta dell'ADI di eliminare la
possibilità di bandire posti di dottorato non coperti con borsa di studio (contenuta nella petizione Se potessi avere Mille Euro al Mese - www.dottorato.it/milleeuro), e di recepire a livello nazionale le indicazioni della Carta Europea dei Ricercatori per gli early stage researchers".
"Oggi il dottorato senza borsa, oltre a nascondere talvolta vere e proprie forme di sfruttamento del lavoro non retribuite, costringe molti giovani ricercatori a fare ricerca e al tempo stesso a cercare un lavoro per pagarsi gli studi. Questo rende impossibile un percorso formativo e di ricerca di qualità e crea una condizione di precarietà di vita" - spiega Giovanni Ricco, segretario ADI - "occorre però vigilare sulla regolamentazione della proposta della figura di dottorando lavoratore, introdotta dal testo, perché questa si configuri come opportunità di apertura al mondo del lavoro e non come riproposizione del dottorato senza borsa".
"Troviamo sia particolarmente giusta l'idea di accorpare i corsi di dottorato in scuole di qualità certificata e periodicamente valutate. La proposta va nella giusta direzione di valorizzazione e di verifica della qualità dei percorsi formativi e di ricerca e allo stesso tempo di definizione di un dottorato in linea con gli standard europei.
Siamo soddisfatti" - conclude Francesco Mauriello - "che venga accolta l'istanza di garantire un dottorato aperto agli scambi internazionali e a un dialogo positivo con le realtà produttive più dinamiche e con la pubblica amministrazione. Crediamo che questi obiettivi siano prioritari non solo per i giovani ricercatori ma per lo sviluppo del sistema ricerca e del paese".

ADI, Associazione dottorandi e Dottori di ricerca Italiani, 17 Novembre 2007