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In breve

Traversata della Dorsale dei Nebrodi a Cavallo

VII edizione a cura dell'Associazione "Giacche Verdi Sicilia" Onlus, in collaborazione con Orto botanico e Fondazione Cutgana 

 
 
17 agosto 2012
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I Nebrodi, un immenso patrimonio naturalistico ed etno-antropologico, tutelato dal Parco (istituito il 4 agosto 1993 e che conta 86.000 ha, di cui 24.500 ha in zona A, ovvero di riserva integrale), sono stati scenario esemplare per la VII edizione della Traversata della Dorsale dei Nebrodi a cavallo. 

L'iniziativa è dell'Associazione Nazionale "Giacche Verdi" Sicilia Onlus, associazione riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente, che, attraverso l'evento dedicato, ha dato un saggio della bellezza naturalistica dei Nebrodi e del vivere a contatto estremo con la natura. Unico compagno permesso: il cavallo.
 
Le emozioni vissute dai cavalieri e dalle amazzoni sono state uniche e apprezzabili. Il verde che si rinnova fra le faggete o il sottobosco o il Quercus Ilex sono prossime alla poesia del mirare paesaggi al confine fra il sogno e la realtà. 

L'ultimo bivacco si è svolto al rifugio "Case Trapesi" del Dipartimento Azienda Foreste Demaniali Regione Siciliana, Demanio Buffali ricadente nel territorio di Cesarò, magnifica struttura da cui si è vissuta anticipatamente la notte di San Lorenzo, con tutti i cavalieri e le amazzoni intenti a guardar le stelle, sotto un cielo terso, la cui limpidezza le faceva emergere a iosa.

Il risveglio del 10 agosto è avvenuto all'alba, con un "sveglia cavalieri, via. tutti in sella", e percorrendo Torrente Cutò, Contrada Vitalone e Sant'Andrea, i partecipanti alla Traversata sono giunti alla destinazione finale: il Castello di Nelson. 

Si ritorna a casa con un puzzle di emozioni che non resistono a star chiuse in uno zaino, e che ricompaiono prepotentemente insieme agli indumenti, agli effetti che hanno rappresentato il corredo del viaggio e alla polvere che impera e che rende partecipi di quel ponte fondamentale fra Natura e Uomo. 

Sono state poi visitate le località di Troina (EN) e Cesarò (ME), di cui si sono evidenziate le bellezze architettoniche e le tipicità enogastronomiche. In particolare Troina, ad esempio, è nota per essere definita la terrazza più alta d'Italia (1120 mt. in altitudine), per avere un territorio boschivo pari a 4.300 ha, di cui si ricorda che la flora preminente è formata di faggete e quercete, e che il fondatore del sito fu il Conte Ruggero alla fine dell'XI secolo, e infine che i prodotti d'eccellenza sono quelli a base di fiori di sambuco a partire dalla "Vastedda cu sammuco" e i "Biscotti infasciatieddi".

Anna Spitaleri, presidente regionale delle "Giacche Verdi" Sicilia ha affermato che - nonostante le difficoltà affrontate per l'espletamento della manifestazione, dovendo comunque gestire un'organizzazione di una certa entità, il bilancio dell'evento si attesta in una graduatoria sempre in crescendo, tanto da riferire che l'evento "è cresciuto" e sta confermando il messaggio prefissato, ovvero quello di creare il perfetto connubio con la natura, messaggio di amore per i Parchi e per la biodiversità che va conosciuta e protetta -.

I cavalieri, nei vari bivacchi, hanno vissuto con afflato ed armonia ogni giorno della Traversata, godendo degli ambienti naturali e dei rifugi dislocati nel Parco, messi a disposizioni dall'Azienda Demaniale della Regione Sicilia, dall'Azienda Silvo Pastorale di Troina, che gestisce anche per conto dell'Ente Parco alcune aree attrezzate.

"Un ringraziamento particolare va alle Giacche Verdi di Sicilia - ha dichiarato poi Bruno Mancuso, vice presidente del Parco dei Nebrodi - che con grande impegno e minori risorse sono riuscite a garantire lo svolgimento della Traversata, così come un apprezzamento va al personale di tutte le Istituzioni coinvolte che hanno contribuito alla riuscita di questo appuntamento di trekking a cavallo lungo la Dorsale dei Nebrodi". Tutte le varie fasi della manifestazione sono state seguite dalla troupe televisiva del canale digitale e satellitare specializzato Class Horse Tv.

Le tappe della Traversata, dopo il primo bivacco al rifugio Santa Maria del Bosco, sono state quelle di Case Cartolari del Dipartimento della Azienda Foreste Demaniali e Masseria Trearie per il secondo bivacco notturno, lago Biviere, lago Maulazzo, Area attrezzata dell'Azienda Speciale Silvo Pastorale del Comune di Troina a Piano Cigogna per il terzo bivacco notturno, Caserma Bracallà in territorio di Troina per il quarto bivacco, Case Trapesi e Case Cutò Favate in Territorio di Cesarò, per il quinto e ultimo bivacco e infine attraverso Maniace, la tappa conclusiva al Castello di Nelson di Bronte.

Fra gli enti partecipanti, oltre al Parco dei Nebrodi, al Dipartimento della Azienda Foreste Demaniali e agli Assessorati regionali al Turismo e al Territorio e Ambiente, all'Agricoltura, ci sono l'Orto Botanico dell'Università degli Studi di Catania e la Fondazione universitaria Cutgana, l'Istituto Incremento Ippico, le province regionali di Catania e Messina, l'Ente Sistema Riserve Naturali, l'Azienda Speciale Silvo Pastorale, la Croce Rossa Italiana - sez. Bronte, Protezione Civile, nonché i comuni che ricadono nell'area di attraversamento della Dorsale dei Nebrodi e del territorio del Parco. 

"L'Orto Botanico dell'Università degli Studi di Catania ha riconosciuto all'iniziativa validità naturliastico-scientifica, con possibilità di fruizione delle aree protette sotto l'egida del Parco dei Nebrodi". 
A tal proposito il prof. Pietro Pavone, direttore del dipartimento universitario etneo, riferisce che eventi come la "Traversata", che recano il sigillo della sostenibilità ecologica, possono diventare legami fra gli uomini e la Natura invogliando ad attraversare luoghi incantati, custodi della biodiversità. A questa idea si associa anche il presidente della Fondazione Cutgana, prof. Angelo Messina.