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Facoltà

"La crisi dell'Ambiente e il nostro futuro. La Riserva della Biosfera come soluzione"

A Bronte incontro con l'ambientalista Micheal Succow

 
 
18 ottobre 2011
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Conservare ed economizzare, questo l'aforisma che ha dato vita al convegno "La Crisi dell'Ambiente e il nostro futuro - La Riserva della Biosfera come soluzione", che si è svolto nella sede " Real Collegio Capizzi di Bronte" lo scorso 13 ottobre. L'incontro, promosso dall'Associazione Giacche Verdi Sicilia Onlus - associazione riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente (www.giaccheverdibronte.org) e dalla Manfred - Hermsen - Stiftung ( fur Natur und Umwelt) - Fondazione ambientalista tedesca, con la collaborazione del Dipartimento  di Scienze Biologiche, Geologiche  e Ambientali dell'Università di Catania, del Comune di Bronte e del Dipartimento dell'Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana ha ospitato la lectio magistralis del professore emerito Michael Succow - ambientalista riconosciuto a livello internazionale, considerato il padre dei parchi nazionali, membro del comitato UNESCO, titolare del Premio Nobel Alternativo della Right Livelihood Award Foundation e della Fondazione Michael Succow per la protezione della natura - e la relazione del professore Pietro Pavone, direttore Dipartimento  di Scienze Biologiche, Geologiche  e Ambientali, dal titolo  "Il ruolo delle banche del germoplasma per la conservazione della biodiversità" . Dopo gli indirizzi di saluto del sindaco di Maletto Giuseppe De Luca, che ha ribadito l'esigenza di unire le forze per potenziare la fruizione del patrimonio naturale siciliano e che ha anticipato il debutto di alcuni progetti sulla conservazione del Versante Etna,  riguardanti l'asse Maletto - Bronte - Randazzo e i relativi percorsi per giungere all'alto montano, il prof. Succow ha palesato la connotazione e le peculiarità riguardanti la Riserva della Biosfera - ovvero di «un'area dove tutto si pregia di un emblema green, all'insegna del totale rispetto per l'ambiente».

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«Il pianeta - ha affermato Succow - al momento conta 580 Riserve della Biosfera. Lo sviluppo di questa politica ambientale ha avuto il suo esordio a partire dagli anni '70 e intende preservare, rinaturalizzare e far partecipe le varie sfere e le attività antropiche, ricadenti all'interno di questo confine ideale che ne classifica l'appartenenza». Succow ha fatto riferimento a regioni modello già esistenti, dove anche l'agricoltura persegue le modalità biologiche in larghissime percentuali, tutelandosi con marchi identificativi green. Il disegno siciliano di Succow è quello di promozione e rinnovata protezione del territorio, con particolare attenzione al vulcano Etna, che è veramente un patrimonio dell'umanità.
Il prof. Pavone ha enunciato le tesi sulle pressioni antropiche e le possibili applicazioni di recupero e riqualificazione ambientale. Ha dibattuto soprattutto il tema relativo alla importante tutela delle coste e spiegato quanto sia determinante la scelta di piante endemiche anziché l'impianto di vegetali estranei al territorio, che inquinerebbero e creerebbero soverchiamento nell'ambiente da ripristinare. Ha ricordato, poi, che la perdita di biodiversità è elevatissima e sono infatti a rischio estinzione tantissime specie vegetali.
Sono intervenuti a seguire Nunzio Caruso, dirigente tecnico forestale del Dipartimento Azienda Foreste della Regione, che ha illustrato il ripristino effettuato, grazie ad una collaborazione con l'Orto Botanico di Catania, all'interno della riserva naturale orientata Monte Altesina e Gigi Saitta, presidente dell'Etna World Trade.