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Fitodepurazione con Eicchornia crassipes

Un progetto curato dalle strutture dell'Ateneo nell'impianto di Sant'Anna di Mascali

 
 
12 ottobre 2011
Eichornia[1].jpg
Nella sede dell'impianto di depurazione di Sant'Anna di Mascali, a seguito dell'incontro tenutosi tra Francesco Vasta, presidente del Consorzio per il Servizio di Depurazione dei Liquami dei Comuni dell'Area jonico-etnea, Pietro Pavone, direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali e Giuseppe Cirelli, docente del Dipartimento GeSA - Gestione dei Sistemi Agricoli e Ambientali della Facoltà di Agraria, entrambi dell'Università degli Studi di Catania, è stata intrapresa l'azione di "Fitodepurazione".

Si tratta di un primo esperimento che ha previsto l'uso di una particolare pianta, Eicchornia crassipes, coadiuvante il processo di "Fitodepurazione".
Eicchornia crassipes è una pianta acquatica galleggiante, rizomatosa, alta 20-25 cm, con foglie emergenti dall'acqua, carnose, portate da un picciolo rigonfio, fornito all'interno di abbondante parenchima aerifero che favorisce il galleggiamento.

La pianta produce fiori raccolti in infiorescenze racemose, imbutiformi, con il perigonio zigomorfo di un bel colore azzurro-violetto e con striature purpuree che a maturità producono dei frutti a capsule che vengono portate sott'acqua mediante il ripiegamento del peduncolo fiorale. La pianta fiorisce in estate. Le piante di Eicchornia sono state immesse nelle vasche finali della depurazione e allo stato attuale vegetano vigorosamente.

L'Eicchornia crassipes, è  idonea alla depurazione naturale delle acque e può sostituire i sistemi tradizionali di depurazione che vengono effettuati con l'ausilio di sostanze chimiche. La fidepurazione è una metodologia economica, in grado di ridurre le spese di esercizio per la depurazione in quanto assorbe gli elementi presenti in acqua chimicamente non puri grazie anche alla presenza di microrganismi che stanziano nell'apparato radicale della Eicchornia. In questo modo la pianta  effettua un'attività di intercettazione ed abbattimento di sostanze malsane.

Il progetto di Fitodepurazione concordato fra gli attori sopracitati - Consorzio e Dipartimenti universitari competenti - si propone di realizzare un impianto di fitodepurazione e il conseguente monitoraggio della capacità del sistema di depurazione, riducendo il carico inquinante delle acque reflue.
Al momento il sistema è in fase di iniziale sperimentazione e risulta integrato all'attuale processo chimico di depurazione. L'auspicio è: l'ottimizzazione dell'impianto fitodepurativo, che garantirebbe la totale depurazione naturale con un notevole risparmio economico.