
Grande eco ha sortito la presentazione del volume "Le Scienze, la politica, la città - la botanica a Catania in età risorgimentale", di Francesca M. Lo Faro, tenutasi presso il Coro di Notte del Monastero dei Benedettini di Catania.
L'iniziativa, ricadente nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia, è stata promossa dalla Provincia Regionale di Catania e dal suo Presidente Giuseppe Castiglione. Sono intervenuti, nella qualità di relatori, Enrico Iachello, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Pietro Pavone, direttore del Dipartimento di Biologia "M. La Greca", Salvatore Scalia, giornalista e scrittore, Giuseppe Maimone, editore.
Francesca Lo Faro, nella sua opera, presenta la realtà naturalistica catanese dell'Ottocento, partendo dagli studiosi del tempo e dando una nuova interpretazione della storia risorgimentale. Il testo mette in evidenza la stato delle conoscenze botaniche del tempo che certamente hanno favorito la fondazione dell'Orto Botanico di Catania, avvenuta il 31 luglio 1858, in coincidenza del genetliaco della regina delle Due Sicilie, Maria Teresa di Borbone.
Il presidente Castiglione, nel suo discorso di apertura, ha ringraziato gli intervenuti e l'autrice Lo Faro, collaboratrice della Provincia di Catania. La pubblicazione del testo - continua Castiglione - è uno dei tanti contributi ai festeggiamenti del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Anzi è un progetto di valorizzazione delle opere catanesi e si auspica che un simile lavoro possa essere realizzato anche per Palazzo Minoriti.
Mario Alberghina ha riferito che nel volume - lo spartiacque fra scienza, politica ed economia viene affrontato attraverso una modalità non saggistica e grazie all'introduzione di tematiche di grande respiro storico-scientifico. Ottimi risultano essere l'ambientazione e il quadro naturalistico catanese.
Il preside Iachello, dal canto suo, ha affermato l'importanza dell'evento che diviene esperienza e presentazione congiunta fra la Facoltà di Lettere e Filosofia e il Dipartimento di Biologia "M. La Greca" dell'Università degli Studi di Catania, nel comune raggiungimento di una simbiosi fra attività umanistiche e scientifiche.
L'elemento di unione è proprio Francesco Roccaforte Tornabene, monaco cassinese e fondatore dell'Orto. Anche l'attuale direttore dell'Orto, Pavone, ha reiterato l'esigenza di fare rete tra le diverse realtà universitarie al fine di creare nuove opportunità di conoscenze in grado di interpretare meglio la cultura scientifico-umanistica nel suo complesso.
In merito alla storia descritta - ha aggiunto - il volume, con ricercatezza di particolari, ci presenta una cultura naturalistica molto sentita a quei tempi, questo deve essere uno stimolo per noi perché valorizzare gli studi delle scienze naturali significa conoscere e salvaguardare la vita sulla terra.
L'editore Maimone, orgoglioso di quest'opera sottolinea l'importanza degli editori: "Che cosa fa l'editore? Scrive libri? No, quelli li scrivono gli autori. Allora li stampa? No, quello lo fa il tipografo. Li vende? No, lo fa il libraio. Li distribuisce alle librerie? No, quello lo fa il distributore. E allora che cosa fa? Risposta: tutto il resto".
Infine Catalano, già vicepresidente ed assessore alla Cultura della Provincia catanese, interviene dicendo di essere fiero di questa pubblicazione che è stata avviata durante il suo mandato e che certamente lascerà un segno indelebile nel panorama culturale della nostra terra.