ATTENZIONE!!!SI STA NAVIGANDO UNA VECCHIA VERSIONE DEL SITO
CLICCARE QUI PER LA VERSIONE ATTUALE DEL BOLLETTINO D'ATENEO
In breve
Facoltà

Giampiero Neri ospite ai Benedettini

"Il verso presente", l'autore ha spiegato agli studenti perché si leggono le poesie

 
 
12 aprile 2011
giampiero neri.jpg
Un sentito omaggio a un grande protagonista della scena poetica della seconda metà del novecento italiano è stato tributato lunedì pomeriggio presso l'Auditorium De Carlo del Monastero dei Benedettini in occasione del terzo appuntamento della rassegna poetica "Il verso presente".

L'autore in questione è Giampiero Neri che, introdotto dalla lettura della sua "Il nuovo dottor Livingston" e dagli interventi accorati del preside Enrico Iachello e del giornalista Giuseppe Traina, ha raccontato agli studenti della Facoltà di Lettere e filosofia il motivo per cui si leggono le poesie. «Non per la semplice musicalità delle parole, né per la piacevolezza della rima - da detto il poeta lombardo - ma perché abbiamo sete di sapere di più, perché ci aspettiamo un utile dalla poesia e quest'utile lo riponiamo nell'aspettativa che una poesia possa dirci qualcosa di nuovo».

E l'informazione che le opere di Neri ci danno sono asciutte e oggettive, ma i fatti rivelati non riescono alla fine a sciogliere il grande enigma del mondo: ecco quindi il mistero della chiarezza di cui ha parlato Giuseppe Traina, che assieme alla memoria personale (peraltro drammatica ma scarsamente affiorante tra i suoi versi), alla metamorfosi e al mimetismo formano i quattro punti cardinali dell'intera produzione poetica di Neri.

Durante il pomeriggio sono state lette molte composizioni poetiche tratte dalle sue raccolte, la prima delle quali, "L'aspetto occidentale del vestito", fu pubblicata nel 1976 quando Neri aveva già 49 anni. Ciò nonostante l'opera e i versi di Neri furono subito accolti positivamente per l'originalità e per il fatto di non essersi inserito nella scia della tradizione lirica del '900 o degli anni '70.

La rassegna  "Il verso presente" ritornerà il 3 maggio con il quarto appuntamento dedicato all'esperienza delle avanguardie francesi e italiane. Ospiti Jean-Jacques Viton e Andrea Inglese.