Un viaggio metaforico nella storia della Sicilia, dalle grotte rupestri ai giorni nostri, per ricordare quegli scienziati isolani che hanno contribuito al progresso della civiltà.
La cerimonia di premiazione di "Sicilia tra Storia e Scienza" si è svolta nei giorni scorsi al Museo di Zoologia dell'Università, organizzato dall'associazione culturale "L'Elefantino", presieduta dalla giornalista Stefania Bonifacio, in collaborazione con la Provincia regionale di Catania, con l'Ersu e con il patrocinio morale dell'Università degli Studi di Catania.

Questo l'elenco delle personalità insignite del Premio: lo scienziato Fulvio Frisone e la madre Lucia Colletta, la dott.ssa Valeria Patrizia Li Vigni, la dott.ssa Domenica Pagliaro (direzione museale della Provincia Regionale di Catania), il prof. Pietro Pavone e il prof. Vincenzo Rapisarda.
Gli scienziati siciliani nella storia, citati nell'excursus della Bonifacio, sono stati: Erodico da Lentini, medico del V secolo a.C., Pascasino da Lilibeo, vescovo astronomo del V secolo d.C., Idrisi, geografo arabo dell'XI secolo, Francesco Maurolico, ingegnere militare e storico del XVI secolo, Giovanni Alfonso Borelli, astrofisico del XVII secolo, Francesco Cupani, Filippo Arena e Francesco Tornabene, botanici rispettivamente del XVII, XVIII e XIX secolo, Andrea Aradas, zoologo del XIX secolo, Gaetano De Gaetani, chimico del XIX secolo, don Luigi Sturzo, sacerdote e statista del XIX-XX secolo.

Presenti tra il pubblico il dott. Giuseppe Gennarino, capo di gabinetto del presidente della Provincia regionale di Catania, e l'ex preside Antonino Gianni Giuffrè, autore di importanti saggi su Galilei e su Hobbes.