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In breve
CInAP

I volontari del Servizio civile al Polo Tattile

Straordinaria esperienza per i partecipanti al progetto 'Di diversità virtù'

 
 
01 marzo 2011
di Sabrina Castellano - Giorgio Gerratana
cinap polo tattile.jpg
Guardare il mondo con gli occhi della mente: è stata questa la possibilità offerta ai volontari del Servizio Civile Nazionale dell'Università di Catania che partecipano al progetto "Di Diversità Virtù", i quali sono stati protagonisti di una straordinaria visita al Polo tattile di Catania, sito in via Etnea 602.

La visita si è svolta il 22 febbraio scorso. Si è potuto provare, in prima persona, l'esperienza del muoversi in ambienti particolari, senza l'utilizzo della vista ma attraverso l'ausilio di altri sensi che, generalmente, nella quotidianità, non vengono sfruttati appieno, come l'olfatto, il tatto e l'udito.

Il Polo tattile multimediale di Catania si compone di quattro aree: museo tattile, showroom, giardino sensoriale e bar al buio. All'interno della struttura viene offerta al visitatore la possibilità di: conoscere l'insieme degli ausili e delle tecniche utilizzate da persone con deficit visivi, utili ad avere una migliore qualità di vita, come i sintetizzatori vocali che trasformano la voce in parole scritte sullo schermo di un computer e la barra braille; sperimentare attraverso il tatto le opere d'arte del museo come il Discobolo o la Venere di Milo; effettuare un percorso, all'interno del giardino sensoriale, che consente di enfatizzare l'utilità dei sensi diversi dalla vista; visitare un bar completamente buio per "mettersi nei panni di" e sperimentare un ruolo diverso dal proprio. Un percorso che, attraverso il passaggio da un luogo all'altro, trasforma il buio in luce illuminando i passi di chi si pone in ascolto di sè.

In ciascuna di queste aree i volontari del CInAP hanno avuto la possibilità di entrare in contatto con un mondo diverso dal proprio, un mondo extra-quotidiano che non può essere compreso totalmente se non quando lo si  sperimenta in prima persona.
 
Una delle esperienze più toccanti di questo "percorso-viaggio" è stata la visita del bar al buio che ha fornito l'opportunità di sperimentarsi attraverso un punto di vista diverso dal proprio e di entrare in un mondo al buio, sconosciuto, dove si ha bisogno di essere guidati da colui che, all'interno di quel mondo, rappresenta "la guida".