ATTENZIONE!!!SI STA NAVIGANDO UNA VECCHIA VERSIONE DEL SITO
CLICCARE QUI PER LA VERSIONE ATTUALE DEL BOLLETTINO D'ATENEO
In breve

X RAPPORTO SULLA FORMAZIONE CONTINUA

Predisposto dal Ministero del Lavoro e dall'Isfol

 
 
19 marzo 2010

X RAPPORTO SULLA FORMAZIONE CONTINUA

In Italia cresce il numero dei lavoratori che segue programmi di aggiornamento professionale e che acquisisce nuove competenze.

La formazione continua coinvolge una quota crescente di lavoratori: quasi il 43% ha partecipato ad attivitą formative nel 2008 con un aumento di oltre 10 punti percentuali rispetto al 2004.

Cresce il ruolo dei Fondi Paritetici Interprofessionali per la formazione continua: vi aderiscono il 42% delle imprese che coinvolgono il 59% dei lavoratori.

I Fondi hanno finanziato attivitą di formazione per un ammontare di 440milioni di euro nel 2008, per il 38% proveniente dalle imprese.

Ammontano a 150milioni di euro le risorse finanziarie per iniziative formative recentemente ripartite dal Ministero del Lavoro a Regioni e Province autonome.

Da un'indagine campionaria realizzata ad hoc emerge che gli investimenti in formazione tengono in periodo di crisi: il 34% delle imprese intervistate ha realizzato attivitą di formazione al di lą degli obblighi di legge.

La partecipazione dei lavoratori alla formazione continua.

* * *

L'indagine Isfol INDACO-Lavoratori svolta nel 2009 evidenzia come la formazione continua, finalizzata all'aggiornamento professionale o all'acquisizione di nuove competenze, coinvolge una quota crescente di lavoratori: gli occupati che nell'arco di un anno hanno avuto l'opportunitą di partecipare ad almeno un'attivitą di formazione collegata al proprio lavoro sono stati il 42,8% nel 2008, con un aumento di oltre 10 punti percentuali rispetto al 2004 (32,7%).

La crescita delle opportunitą formative attenua solo in parte le differenze esistenti nell'accesso alla formazione fra i dipendenti pubblici, i dipendenti privati e i lavoratori autonomi, che restano ancora molto accentuate: 58,3% per i dipendenti pubblici, 39,5% per i dipendenti delle imprese private, 36,3% per i lavoratori autonomi.

Abstract e comunicato in allegato