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In breve
Dipartimento di Botanica

Mappatura delle Aree nettarifere della Sicilia orientale e centrale


 
 
16 febbraio 2010
di L.T.
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Il Dipartimento di Botanica dell'Università di Catania ha presentato lo "Studio dei pascoli apistici della Sicilia orientale e centrale - Mappatura delle aree nettarifere" in occasione dell'incontro tecnico, tenutosi nell'Aula Consiliare del Comune di Zafferana Etnea, sul Regolamento CE n. 1234/07 Azioni dirette a migliorare la produzione e commercializzazione del miele.

Enzo Leonardi, assessore allo Sviluppo Economico di Zafferana Etnea, ha aperto i lavori dando la parola a Giuseppe La Rosa, dirigente responsabile U.O. 94 SOAT di Zafferana Etnea dell'Assessorato regionale Risorse Agricole e Alimentari, a Maria Rosa Battiato,  referente regionale Rete Apicoltura dell'Assessorato regionale Risorse Agricole e Alimentari e a Giovanni  Caronia dell'Associazione Regionale Apicoltori di Sicilia. Le relazioni sull'apicultura sono state illustrate da Anna Maria Fausta Marino dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia "A. Mirri" e da  Giovanna Ferrauto del Dipartimento di Botanica dell'Università degli Studi di Catania.

Lo studio, realizzato dal Dipartimento di Botanica insieme all'Associazione Polena, coordinato dal prof. Pietro Pavone, direttore dell'Orto Botanico, ed eseguito da Giovanna Ferrauto, ha prodotto le Carte dei Pascoli Apistici della Sicilia Orientale e Centrale. La relazione ha illustrato anche aspetti storici dell'Apicoltura. Infatti l'attività apistica, in Sicilia ha origini antichissime, veniva praticata nel 1250 a.C. e già da allora erano note le proprietà alimentari e curative dei vari prodotti dell'alveare. L'apicoltura da tradizionale è si è trasformata in razionale.

L'Unione Europea, elevando l'apicoltura ad attività di interesse comunitario, si è prodigata a disciplinare questa "materia" promulgando norme volte alla tutela delle produzioni autoctone e strategie scientifiche per lo sviluppo delle attività produttive. Questo, in un'ottica che tenga conto sia delle esigenze degli apicoltori che dei consumatori e, soprattutto, di un mercato che ormai si orienta verso la commercializzazione di prodotti di qualità, la cui origine è fortemente legata al territorio.

In tale contesto lo studio del Dipartimento di Botanica ha realizzato una mappatura 1:10.000 delle aree di interesse nettarifero del territorio in studio. La cartografia apistica prodotta fornisce, sulla base delle tipologie vegetazionali e floristiche presenti, una valutazione sul potenziale mellifero del territorio. Rappresenta, inoltre, un valido contributo per la pianificazione delle attività apistiche durante la transumanza ed anche un valido strumento per la definizione delle future linee programmatiche per la gestione e la tutela dell'ambiente.