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Ateneo, aggiornamento sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro


 
 
22 luglio 2009
di Gaetano Bonaventura

Anche nell'Università degli Studi di Catania sta incominciando ad entrare la cultura sulla sicurezza negli ambienti di lavoro. Infatti, l'Area della formazione, insieme al settore Prevenzione e Protezione, ha organizzato un corso di tre giorni "su Informazione e Formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro" T.U  D.Lgs. 81/2008, corso che si è tenuto nei giorni 14,15 e 16 luglio presso l'aula Magna del Palazzo centrale, per approfondire la conoscenza della delicata e attuale normativa sulla sicurezza e la salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
 
Il corso è stato tenuto da relatori di elevato prestigio della materia come Antonio Oddo avvocato del foro di Milano autore di diverse pubblicazioni relative al diritto nazionale e comunitario per la sicurezza sul lavoro - che ha affrontato tutti gli aspetti giuridici sulla sicurezza -, dal dott. Claudio Soave, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dell'Università degli Studi di Verona, che si è soffermato sull'evoluzione dell'applicazione delle normativa di sicurezza, e dal prof. Santo di Nuovo, ordinario di Psicologia della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Catania, che ha illustrato i delicati problemi della Psicologia della sicurezza e del perché si rischia.

Il miglioramento della qualità della vita ci ha portato ad una crescente attenzione nei confronti della sicurezza e ad un'interpretazione delle specifiche delle Direttive Europee, nella loro più ampia definizione, e non limitatamente a luoghi o specifiche attività.
Gli elementari concetti di sicurezza che solo un decennio fa rientravano fra le conoscenze specifiche degli esperti del settore, ci accompagnano adesso nella vita quotidiana. È aumentata la sensibilità nei confronti delle misure di tutela della nostra integrità fisica: spesso nel luogo di lavoro abituale, ci troviamo inconsciamente a verificare la corretta applicazione delle misure di prevenzione infortuni. Un pavimento con una piastrella mancante non è più giudicata come una forma di deprecabile trascuratezza, ma associato ad una specifica forma di pericolo. L'estintore rappresenta per tutti un mezzo di protezione contro l'incendio, soggetto a cadenzate verifiche e non più un generico contenitore di sostanze sconosciute.

Oggi con l'entrata in vigore del D.lgs. 81/2008, noto come "Testo Unico della Sicurezza", abbiamo a disposizione uno strumento in più, nell'inasprimento delle sanzioni verso i datori di lavoro inadempienti. Per la prima volta, inoltre, il legislatore obbliga il datore di lavoro a valutare tra i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, anche quelli collegati allo stress da lavoro.
In Italia ci sono circa 3 morti al giorno sul lavoro, e quasi un milione di incidenti l'anno: neanche una guerra civile miete tante vittime. Più che inasprire le sanzioni, occorrerebbe un monitoraggio costante nei luoghi di lavoro, accoppiato ad una promozione della cultura della sicurezza sui luoghi aziendali, mostrando ai lavoratori e ai datori di lavoro, oltre ai rischi che si corrono violando le norme, i vantaggi (anche in termini di produttività) che derivano a chi sceglie di promuovere la sicurezza sui luoghi di lavoro.