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In breve
Adduc

Calcio a 5, terzo posto ai campionati nazionali

Brillante risultato della squadra etnea, dedicato allo scomparso "mister" Ciccio Calì

 
 
08 luglio 2009
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Terzo gradino del podio per la squadra di calcio a 5 dell'Associazione dopolavoristica dei dipendenti dell'Università di Catania (Adduc), che il mese scorso a Rossano (Cosenza) ha partecipato al Campionato nazionale di Calcio a 5 riservato ai dipendenti delle università italiane.

La squadra, composta da Andrea Barbagallo, Nuccio Mangione, Davide Maugeri, Massimo Paratore, Giovanni Pedalino, Giovanni Priolo, Niky Savalli, Salvo Sicilia, Fabio Sorbello e Giuseppe Zappata, era accompagnata anche dal prof. Agatino Vittorio, dal prof. Maurizio Colonna, già membro del direttivo nazionale Anciu, e dal presidente dell'Adduc Ignazio Sorbello.

Dopo aver superato ai calci di rigore la compagine palermitana, la squadra si è aggiudicata inoltre la "Prima Supercoppa Universitaria", un trofeo di recentissima istituzione al quale l'Adduc è stata ammessa grazie al risultato del precedente anno.
Una dedica particolare del risultato è andata a Ciccio Calì, storico "mister" della squadra, prematuramente scomparso.

ciccio cali.jpg

In ricordo di Ciccio Calì
(di Achille Preda)

Grazie ad una legge che è superfluo ricordare,una ventina di anni fa, entrò a far parte del personale Tecnico-Amministrativo della nostra Università e, da subito, fu assegnato alla "Divisione Segreterie Studenti", oggi Area della Didattica. 
Prestò servizio nella Segreteria delle Scuole di Specializzazione Medica e il suo impegno fu sempre molto apprezzato dai Dirigenti che si susseguirono e, non di rado, gli furono affidati incarichi che esulavano dalle sue specifiche competenze.

A bordo del suo inseparabile scooter, riusciva ad essere in Ufficio molto presto e prima di "timbrare", la sua voce, lievemente nasale, riecheggiava nei cortili di via di Sangiuliano, con le battute e le simpatiche provocazioni che lo hanno reso gradito a tutti, nessuno escluso.
Vitale come pochi, sempre disponibile, raramente arrabbiato; dopo il lavoro divideva il suo tempo libero tra la famiglia e la passione per lo sport attivo: la corsa, la bicicletta, il mare.

Eliofilo convinto, amava sdraiarsi sulla spiaggetta di San Giovanni Li Cuti a prendere il sole tutto l'anno; partecipava a varie maratone di nuoto e, a dicembre, prendeva parte alla "Nuotata di fine anno". Ma il suo grande amore era il calcio e, ad esso, ha destinato i suoi ultimi anni: usando intelligentemente il bastone e la carota, riuscì a stabilire con i "ragazzi" una relazione che  andò molto al di là del semplice rapporto Atleta-Mister.

E' deceduto il 23 di giugno, a causa di una breve quanto devastante malattia. 
Tra due ali di folla, ha lasciato la Chiesa  trasportato a spalla dai componenti della "sua" squadra: quella dell'ADDUC che è la rappresentativa ufficiale di calcio del nostro Ateneo.
Tra i fiori sulla bara, spiccava la bianca maglia sociale, barrata di rosso e azzurro e recante le firme di tutti i componenti del collettivo.