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In breve
Orto Botanico

Presentato "Il gioco del silenzio"


 
 
01 dicembre 2017
di Luisa Trovato

"Il gioco del silenzio" si è alternato alle parole ispirate della serata da parte della sociologa Marina Intelisano - autrice del libro, Gaetano Interlandi - primario del Dipartimento Salute Mentale Caltagirone - Palagonia, Domenico Seminerio - scrittore, Danila Intelisano - poetessa, che ha alternato al parlato la lettura di alcuni brani del libro "Il gioco del silenzio".

Ha aperto i lavori della conferenza il direttore dell'Orto Botanico di Catania Pietro Pavone, riferendo che il giardino museale è anche luogo di scambi culturali non solo scientifici, ed anzi la molteplicità delle iniziative arricchisce ancor più la valenza della struttura del Dipartimento di Botanica.

Lo scrittore Seminerio definisce  il libro da un punto di vista espessivo adeguato e in grado spiegare l'alternanza delle storie con una conditio di incastro, dove il silenzio ne anima il passaggio e a volte risulta essere il metodo terapeutico. L'autrice interagisce emozionalmente con le storie che vive,  e da vita ad un carattere oleografico veritiero e partecipativo. L'alternanza della parola al silenzio è la chiave di lettura per comprendere la natura sensibile e del dramma di chi vive la schizzofrenia e del sentimento che occorre per abbracciare il desierio di comunicazione e guarigione verso questa metà del cielo.

Lo stile narrativo non propone mai la fine di una storia e rimanda alla percezione di un evento emozionale di una nuova storia, quasi che la compresione della prima possa spiegarsi in quella successiva. Il primario Interlandi riferisce che il soggetto psicotico vive in un continuum temporale la vita mentale estendendola alla realtà. Un pensiero frutto di una proiezione mentale, anche fantastico, si apre ad una consapevolezza fattuale e diventa realtà.

Non si disgiunge dunque l'interno con l'esterno. Qui, in questo spazio, si deve operare per cercare di ristabilire i confini fra il mondo delle allucinazioni e quello della cosiddetta normalità. Le persone che vivono tale problematicità sono come impigliati in una rete e afferrano le ombre delle cose, facendole divenire cose. Dalla aleatoria normalità si tenta non solo di far comprendere la verità da ciò che non lo è, ma si propone un percorso di riabilitazione e di inserimento, percorso che si confronta quotidianamente con i disagi delle storie di ciascun essere affetto di tali disturbi. Infine il messaggio della sociologa Intelisano invita a riflettere su questo mondo percettivo e fragile.

"Il gioco del silenzio" insegna a capire che anche ciò che non è convertibile deve essere tutelato, molte persone che non usciranno mai da quel loro stadio, vivranno una dimensione differente della realtà, comune denominatore di tutti coloro che si fregiano dell'epiteto normale. E a volte nel silenzio della mente è possibile trovare il nesso fra il comprensibile da ciò che non lo è. A volte dal silenzio nasce spontaneo il gesto che dà conforto e in un abbraccio si sprigiona la terapia, la cura più idonea per far nascere un sorriso e la serenità.

Marina Intelisano, lavorando per alcuni anni al Dipartimento di Salute Mentale di Caltagirone, ha vissuto il dramma che emargina chi soffre la malattia mentale e ne propone "une promenade". "Il gioco del silenzio" è un gioco di introspezione, empatico, un viaggio di conoscenza di se stessi attraverso gli altri e di conoscenza degli altri attraverso se stessi, è l'incontro di mondi che fanno compiere virate emozionali in un terreno, quello del disagio mentale, fatto più di percezioni che di ragioni.

Fra gli intervenuti ricordiamo il comandante del 62° Reg. Fanteria "Sicilia" Col. Benedetto Speranza, il Ten Col. Massimo Zuccher - repato operativo - Comando provinciale Carabinieri Catania, il comandante del XII° Nucleo Elicotteri Carabinieri, il capitano Federico Ninni, insieme al luogotenente Alfio Grasso, il contrammiraglio Stefano Leuzzi, il contrammiraglio Gaetano Russotto, presidente eletto Kiwanis Club International di Augusta, il C.F. Antonio Pollino della M.M., Concetta Bufardeci console onorario di Spagna, Mario Rapisardi e Sergio Arena, ripsettivamente A.U. e responsabile comunicazione Sicur 2000 s.r.l., il dirigente pr. Azienda Foreste Demaniali Nunzio Caruso, l'Aedo dell'Etna Alfio Patti, il fotografo Domenico Morizzi, l'artista Roberto Barbato, presente all'Orto Botanico anche con la sua personale "Catania e i suoi antieroi contemporanei" e l'editore Salvatore Greco.