ATTENZIONE!!!SI STA NAVIGANDO UNA VECCHIA VERSIONE DEL SITO
CLICCARE QUI PER LA VERSIONE ATTUALE DEL BOLLETTINO D'ATENEO
In breve
Orto botanico

Il questore Capomacchia all'Orto botanico


 
 
04 aprile 2008
di Luisa Trovato
questore_orto.jpg

L'Orto Botanico con a capo il suo direttore Pietro Pavone ha accolto stamani il Questore di Catania Michele Capomacchia, con a seguito il I° dirigente della Polizia di Stato Salvatore Scaffidi, il vice questore aggiunto della P. di S. Corrado Fatuzzo, il vice questore aggiunto della P.di S. Orazio Marini, sostituto commissario della P. di S. Mario Martello.  Alla visita hanno preso parte l'ammiraglio Gaetano Russotto, componente del comitato organizzativo per gli eventi del 150° anniversario, Giuseppe Monaco, responsabile delle piccole imprese per l'ambiente, mentre Salvatore Sciacchitano, ha rappresentato l'Ordine dei Medici di Catania, ha  altresì presenziato il console generale di Polonia Gerald Pokuszynski. 

Il questore Capomacchia, già coinvolto all'interno della struttura anche per le attività programmate all'Orto Botanico, è compartecipe del costituendo comitato d'eccellenza, per coadiuvare alacremente, a livello istituzionale, i lavori di organizzazione del 150° anniversario del sito. Infatti intende collaborare per le sue competenze e per gli aspetti logistici, storici ed istituzionali di sua pertinenza.

L'eco dei 150 anni dell'Orto Botanico di Catania si manifesta anche attraverso l'attenzione delle autorità del territorio. La storia descritta dal fondatore dell'Orto Botanico sottolineava già  l'importanza dei personaggi presenti alla "Solenne Cerimonia nella posa della prima pietra", avvenuta il 31 luglio 1858. Ivi si evince anche la valenza storica del capo dell'Intendenza Borbonica.

La visita ha incluso la conoscenza diretta del luogo ed un briefing dedicato alla descrizione e alla storia dell'Orto, dal momento della sua fondazione; nonchéun momento di riflessione sul costituendo comitato dell'eccellenza, a cui prenderanno parte eminenti autorità della città di Catania sia civili che militari e religiose, sempre nel rispetto della rievocazione storica e delle presenze menzionate nel testo del Tornabene, al momento della inaugurazione del sito.