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Università

Scuola di specializzazione per medici urgenza


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - REGGIO EMILIA, 6 DIC - Prende vigore da Reggio Emilia, dove oggi si è tenuto un convegno regionale sulle emergenze infettivologiche, la protesta dei medici di emergenza- urgenza, ancora privi di una scuola di specializzazione.

Dalla sede del convegno la Smeu, Società italiana di medicina d' emergenza e urgenza presieduta da Anna Maria Ferrari, ha infatti inviato una richiesta urgente al ministro dell'Università Fabio Mussi e al ministro della salute Livia Turco.

La nota è sottoscritta anche dalle più importanti sigle sindacali mediche: Anaao, Cimo, Fp-Cgil medici, Simeup, Smi, Snami Es, Spes, Uil-Fpl, Aides. "Nel decreto Miur del 22 novembre, relativo all'assegnazione dei contratti alle scuole di specializzazione mediche per l'anno accademico 2007-2008 - vi si legge - si afferma di non poter procedere all'attivazione delle scuole di specializzazione in medicina d'emergenza-urgenza. Riteniamo che tale attivazione sia divenuta ormai indispensabile ed urgente e che perciò debba avvalersi di un percorso accelerato che ne permetta la realizzazione già da questo anno accademico, viste le tante università in possesso dei requisiti per farlo, la disponibilità di 68 borse di studio già deliberate dalla Conferenza Stato Regioni e lo slittamento al 10 marzo 2008 per l'avvio dei corsi di specializzazione. Ulteriori rinvii perpetuati su un sistema quale quello d'emergenza urgenza (pronto soccorso, medicine d'urgenza, emergenza territoriale), che da anni sta soffrendo per mancata programmazione, non possono più essere tollerati".

La Simeu è pronta a chiedere la mobilitazione degli oltre 11.000 medici del settore, cui si rivolgono ogni anno 30 milioni di italiani al pronto soccorso e 800.000 per l'emergenza territoriale. Simeu ritiene che i ritardi nel varo della scuola di specializzazione siano connessi anche con le proteste dell'Aaroi, sigla sindacale degli anestesisti-rianimatori ospedalieri, che ha già dato vita ad un sit-in davanti al ministero dell' Università presentando una richiesta opposta, ovvero la non attivazione della scuola di medicina d' emergenza e urgenza, e che per lo stesso motivo ha proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore per il 10 dicembre.