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In breve

Montezemolo, premiare il merito


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 4 dic - Per il presidente di Confindustria, Luca di Montezemolo, "la nostra rimane una società incentrata sulle caste, dove la mobilità sociale è bassissima, dove i figli perpetuano il lavoro dei padri, dove c'é poco posto per i giovani nelle posizioni di vertice della politica e delle professioni". Lo ha detto rilanciando, all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università Luiss, l'invito a puntare su "una istruzione ed una Università imperniate sul riconoscimento del merito e che diffondano la cultura del merito in tutta la societa", perché "solo così possiamo affrontare il cambiamento richiesto dalle sfide globali e imboccare la strada della modernizzazione del Paese". Un appello rivolto anche a Governo e Parlamento, perché "ogni sforzo di creare valutazioni del merito e meccanismi premiali viene regolarmente vanificato". E "anche l'ultimo è stato di fatto insabbiato: durante l'estate era stato raggiunto un accordo nel governo per destinare nel 2008 il 5% del fondo di finanziamento ordinario dell'Università agli atenei migliori, ma in Finanziaria è rimasto solo un impegno privo di risorse. Nel frattempo - dice ancora Montezemolo - l'Agenzia per la valutazione è stata parcheggiata, si sono persi per strada i nuovi meccanismi di reclutamento dei ricercatori e stiamo per assistere alla consueta infornata di raccomandati". Al contrario, per il presidente degli industriali "vincono la spesa a pioggia, l'allergia alla meritocrazia, l'università uguale per tutti ispirata a un falso solidarismo che in realtà danneggia i più deboli, perché i più ricchi possono sempre andare a studiare all'estero. In questo modo l'Università non sarà mai in grado di essere fonte di progresso economico, sociale e civile".

"Montezemolo è intervenuto a sproposito sull'università, sparando giudizi su cose che non conosce. Io parlo con prudenza delle Ferrari, lui faccia lo stesso con gli atenei".
Lo ha detto il ministro dell'Università e della Ricerca scientifica, Fabio Mussi, a Napoli in occasione dell'incontro sul tema "Dalla ricerca all'innovazione: la nascita di nuove imprese per lo sviluppo". Mussi ha replicato alle critiche mosse dal presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo durante l'inaugurazione dell'anno accademico della Luiss.
In merito ai nuovi meccanismi di liquidazione dei ricercatori, Mussi ha detto che "non si sono persi per strada. Entro quest'anno sarà in funzione il piano straordinario per i ricercatori con un nuovo regolamento". Mussi ha rivendicato la capacità di portare a termine il provvedimento entro un anno. "Montezemolo ha pazientato così tanto con Moratti e Berlusconi, ora può aspettare dodici mesi con il governo".

Su quella che Montezemolo ha definito "consueta infornata di raccomandati" il ministro Mussi ha invitato il presidente di Confindustria a non fidarsi soltanto "del titolo sbagliato di un giornale perché non è cosa degna di un uomo della sua statura e delle sue ambizioni". Mussi ha precisato che l'articolo 146 della Finanziaria non riguarda il personale non contrattualizzato. "La stabilizzazione dei precari - ha detto Mussi - non riguarda il corpo docente e i ricercatori per i quali valgono i concorsi". Sempre in merito alla Finanziaria il ministro ha poi assicurato che "sul fondo per l'Università 550 milioni di euro sono stati vincolati a un patto di stabilità per il rientro delle università che sono fuori parametro con i loro bilanci. In sostanza stiamo cercando di riportare dentro i parametri gli atenei che li hanno superati". Mussi ha annunciato che verrà presto firmato tra Governo ed Università un patto indicato nella lettera Mussi-Padoa-Schioppa che contemplerà il 5% del fondo attribuito sulle basi della valutazione per premiare le eccellenze e i miglioramenti delle performances".