ATTENZIONE!!!SI STA NAVIGANDO UNA VECCHIA VERSIONE DEL SITO
CLICCARE QUI PER LA VERSIONE ATTUALE DEL BOLLETTINO D'ATENEO
In breve
Ricerca

Via al bando ricercatori under 40


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 31 OTT - E' stato approvato oggi il bando di concorso che destina il 5% dei fondi pubblici per la ricerca biomedica a progetti presentati da ricercatori di età inferiore ai 40 anni. Risultato di un emendamento alla finanziaria 2007 voluto da Ignazio Marino, Presidente della Commissione igiene e sanità del Senato, il bando e le sue regole saranno pubblicati entro pochi giorni sul sito del Ministero della Salute. Lo rende noto lo stesso Marino in un comunicato.

"Sono davvero soddisfatto per questo importante risultato - ha detto Marino - perché grazie alle novità introdotte si chiudono le porte al nepotismo e saranno premianti solo i migliori". I progetti si dovranno svolgere nell'arco del triennio 2007-2009 e i fondi saranno erogati con una richiesta di finanziamento non inferiore a 400.000 e non superiore a 600.000 euro.

I giovani ricercatori potranno presentare la loro domanda e accreditarsi esclusivamente via web (http://ricerca.cbim.it) entro 45 giorni dalla data di presentazione del bando. I risultati saranno poi pubblicati sul sito web del Ministero della Salute (www.ministerosalute.it) o all'indirizzo internet di iscrizione. "E' un buon risultato - conclude Marino - ma è solo l'inizio. Nella prossima finanziaria ho già presentato un nuovo emendamento per aumentare dal 5 al 10% i fondi da attribuire con questi criteri estendendo i finanziamenti a tutti gli ambiti della ricerca scientifica".

Una boccata d'ossigeno per i giovani ricercatori italiani e, soprattutto, la chiave che chiuderà le porte al nepotismo. Perché ad essere premiati siano solo i migliori. A questo punta il decreto che vincola il 5% dei fondi per la ricerca sanitaria del ministero della Salute, pari a più di 15 milioni di euro, a ricercatori di età inferiore ai 40 anni ed il cui bando è stato approvato oggi dal ministero.

A spiegare il senso del provvedimento è il presidente della commissione Sanità del Senato Ignazio Marino, che ha fortemente sostenuto il nuovo bando. L'obiettivo, sottolinea Marino, è valorizzare i giovani ricercatori con specifici finanziamenti che li mettano in grado di fare ricerca in modo indipendente, contrastando così anche il fenomeno della fuga dei cervelli. I destinatari dei fondi sono tutti i ricercatori in servizio, anche a tempo determinato, presso le strutture del Ssn, le università, gli Irccs e gli altri istituti di ricerca pubblici e privati operanti in Italia.

Gli ambiti dei progetti da finanziare saranno ispirati a quelli del VII programma quadro europeo (che per la sanità prevede materie come miglioramento delle condizioni di salute dei cittadini, competitività delle industrie della salute, alimentazione, biotecnologie, nanotecnologie). Il Finanziamento avverrà attraverso il bando del ministero della Salute. E' un provvedimento "di svolta, una misura decisiva - commenta Marino - contro la dittatura dei baroni nelle università e contro il nepotismo".

E ciò grazie a due novità. La prima, spiega, riguarda il sistema di valutazione e assegnazione dei fondi, perché la Commissione che avrà questo incarico sarà composta esclusivamente da ricercatori under 40 per la metà provenienti da centri di ricerca stranieri. La seconda novità prevede che saranno i ricercatori stessi a decidere dove mettere in pratica i loro progetti (università o azienda privata) perché il finanziamento è assegnato direttamente al ricercatore e non all'ente di ricerca. Questo, afferma Marino, "contribuirà a favorire l'ingresso dei giovani negli istituti scientifici perché saranno portatori di fondi". Dunque, se "normalmente nell'attribuzione di finanziamenti per la ricerca i 'baroni' hanno un ruolo dominante, con questo provvedimento le cose cambiano, perché il potere - conclude Marino - passa finalmente dalle mani dei baroni a quelle del giovane scienziato che vince il bando".