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Università

Mussi e Napolitano aprono a.a. Roma Tre


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 16 OTT - I problemi dell' università e della ricerca "devono essere affrontati nella continuità di un progetto pluriennale per l'alta formazione che ne faccia l'asse portante di una politica innovativa del sistema Paese nel quadro europeo". Lo ha sottolineato il rettore Guido Fabiani nel suo intervento all'inaugurazione dell'anno accademico 2007-2008 di Roma Tre. Una partenza ufficiale, avvenuta alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sancita dalla presenza del ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi, e dall'intervento del presidente cileno, Michelle Bachelet, che ha tenuto una prolusione sul tema dei diritti umani ("Diritti umani, inclusione sociale e democrazia").

La mattinata ha avuto un vivace avvio con la contestazione inscenata da alcune decine di giovani esponenti di Azione universitaria che hanno preso a bersaglio sia il ministro Mussi sia il rettore Fabiani, il primo accusato di aver azzerato i concorsi, aumentato le tasse universitarie e diminuito i fondi per servizi e ricerca, il secondo colpevole, a loro dire, di una gestione "personalistica e partigiana" dell'ateneo romano. Fabiani nella sua relazione (disturbata per alcuni secondi dalla protesta di una decina di manifestanti presenti in aula magna che si sono abbassati i pantaloni mostrando le mutande) ha ricordato i vincoli e le garanzie del Patto per l'università firmato dai ministri Padoa Schioppa e Mussi sottolineando come "il Patto per lo sviluppo del sistema universitario non sia una opzione tra tante". "E' una esigenza - ha detto - che si deve tradurre in realtà. Dobbiamo aspirare a un futuro in cui un italiano possa prendere il Nobel lavorando qui e non all'estero".

Il ministro Mussi, al quale è stata consegnata una medaglia dell'ateneo (avrebbe dovuto riceverla l'anno scorso ma poi non partecipò all'inaugurazione dell'anno accademico), ha auspicato, nel suo intervento, che questo sia l'anno di svolta per il sistema universitario italiano. "L'università - ha spiegato - ha bisogno di riguadagnare un'alta reputazione, di dotarsi di una visione internazionale e di una religiosa tutela della qualità. Spero che il prossimo sia un anno di svolta e potrà esserlo se si porrà la valutazione al centro del sistema".

A questo proposito Mussi ha ribadito che tra pochi mesi dovrebbe essere operativa l'Anvur (l'Agenzia per la valutazione del sistema universitario e della ricerca). Ha quindi messo l'accento sull'urgenza di una riforma della governance degli atenei. Quanto alla spinosa questione delle risorse, il ministro ha ammesso ché c'é un problema di sottofinanziamento e che si è ancora lontani dagli obiettivi di Lisbona, ma "con la Finanziaria 2008 - ha fatto notare - le cose vanno meglio". Insomma, "l'università sta meglio di come si racconta e peggio di come si potrebbe".