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Università

Test, inchieste avanti


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 18 SET - Lo scandalo dei test d'accesso al corso di laurea in Medicina continua a tenere banco. Mentre a Bari domani verranno comunicati i nomi degli studenti indagati, e da Catanzaro sono stati trasmessi a Roma gli atti di annullamento, il ministro dell'Università e della Ricerca Fabio Mussi, ha lanciato un appello affinché "gli atenei siano liberati da corrotti e corruttori". La procura del tribunale di Bari, dopo l'iscrizione nei giorni scorsi di sette persone nel registro degli indagati, trasmetterà domani al rettorato dell'università del capoluogo pugliese l'elenco con i nomi degli studenti che hanno tentato in maniera irregolare di superare la prova di ammissione. Studenti a quali sarà annullata la prova sostenuta. L'elenco dovrebbe contenere "tra i 20 e i 30 nominativi" delle matricole che avrebbero ricevuto dall'esterno (con telefonate e messaggi giunti sui loro telefoni cellulari) le risposte ai quiz della prova di accesso.

Intanto l'università Magna Grecia di Catanzaro, altro ateneo coinvolto nello scandalo, ha trasmesso oggi al ministero gli atti di annullamento in via di autotutela delle prove di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria, e medicina veterinaria. Sarà adesso lo stesso Ministero a comunicare le date di svolgimento delle nuove prove presso la sede di Catanzaro. L'annullamento è stato deciso dal rettore, Francesco Saverio Costanzo, accogliendo l'invito del ministro Mussi, dopo che i plichi contenenti i test erano stati aperti prima della prova ed erano stati sottratti i quiz.

Da parte sua, il ministro Mussi, durante l'incontro di stamani con l'Alto Commissario Anticorruzione nella Pubblica amministrazione Achille Serra, ha ribadito il suo impegno "affinché non ci siano profondità inesplorate: i responsabili siano puniti e gli studenti denuncino le irregolarità durante le prove". Nel pomeriggio Mussi ha, poi, ricevuto una delegazione dell'Unione degli universitari che ha organizzato un sit-in di protesta davanti al ministero dell'Università. I circa 500 studenti provenienti da tutta Italia hanno chiesto l'annullamento della prova e l'abolizione della legge 264/99 istitutiva del numero chiuso. Mussi, sottolineando che "le irregolarità esistono da anni e che quest'anno, grazie alle denunce degli studenti, si è potuto cominciare ad intervenire", al termine dell'incontro è convenuto sulla necessità "di rivedere ex novo la legge 264 del 199 e il sistema dei test d'ingresso".

E mentre a Napoli i rappresentanti della Confederazione degli studenti hanno preparato una serie di quiz da consegnare al rettore della Università Federico II "per valutare la preparazione degli esperti che hanno preparato i test di ammissione sbagliati", la consulta degli studenti dell'ateneo di Catanzaro protesta: "L'annullamento dei test nella sola sede di Catanzaro - si legge in una nota - è un lampante esempio di come si cerchi di circoscrivere ipocritamente un problema a livello endemico nel sistema nazionale dei test di ammissione, vessando una università in particolare e utilizzandola come capro espiatorio".