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Università

Test: la lettera di Mussi alla procura di Messina


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 13 SET - Il ministro dell'Università e della Ricerca Fabio Mussi ha inviato oggi una lettera al Procuratore della Repubblica di Messina per segnalare le anomalie statistiche dei risultati dei test di ammissione all'ateneo siciliano, richiesta di intervento già annunciata ieri nella conferenza stampa di palazzo Chigi.

Mussi ha ricordato le regole di accesso ai corsi a numero chiuso di laurea in medicina e chirurgia e in odontoiatria e protesi dentaria che si svolgono su base nazionale. "Orbene, confrontati a livello nazionale i dati delle prove svolte nelle singole sedi, con riferimento alla Università degli studi di Messina si rileva che: per il corso di laurea in medicina e chirurgia, su 17 studenti che, in tutta Italia, hanno conseguito un punteggio superiore a 70, otto hanno svolto le prove a Messina; su 487 studenti che hanno conseguito un punteggio superiore a 60, cinquanta hanno svolto la prova a Messina".

Inoltre, ha aggiunto il ministro, "per il corso di laurea in odontoiatria e protesi dentaria, su 12 studenti con punteggio superiore a 70, uno ha svolto la prova a Messina, mentre su 332 studenti che hanno conseguito un punteggio superiore a 60, quarantasei sono a Messina". "In definitiva - prosegue al lettera - la sede di Messina presenta il dato più alto in Italia con riferimento all'accesso al corso di laurea in medicina e chirurgia (calcolato considerando sia gli studenti con punteggio superiore a 70, sia gli studenti con punteggio superiore a 60), nonché il dato più alto in Italia con riferimento all'accesso al corso di laurea in odontoiatria (calcolato considerando gli studenti con punteggio superiore a 60)".

"E ciò - continua Mussi - in presenza di un numero effettivo di partecipanti alle prove certamente non superiore a quello di altre università che hanno conseguito risultati molto meno brillanti. Pur considerando che il risultato, valutato in sé, non costituisce prova di irregolarità, e che ogni considerazione statistico/comparativa non assume di per sé alcuna rilevanza giuridica, mi corre l'obbligo", scrive il ministor di sottoporre alla valutazione del Procuratore, "per quanto di eventuale competenza, la singolarità dei dati evidenziati".