(ANSA) - ROMA, 13 SET - I test di ammissione alle facoltà a numero chiuso dovranno essere cambiati.

Ne è convinto il sottosegretario all'Università Nando Dalla Chiesa. "Abbiamo preso seriamente in considerazione l'ipotesi di un annullamento generale dei test di ammissione perché quello che é successo è molto grave. Ma sul piano giuridico - ha spiegato riferendosi agli illeciti venuti alla luce in questi giorni - la decisione non avrebbe retto".

I beneficiari delle truffe di tutta Italia - ha aggiunto il sottosegretario intervenendo nel programma 'Viva Voce' su Radio 24 - saranno defalcati dall'elenco degli ammessi. E in ogni processo che nascerà da queste truffe ci costituiremo parte civile come ministero e non resteremo inerti di fronte alle eventuali responsabilità delle commissioni che hanno tollerato la mescolanza di candidati di età molto diversi o hanno assistito senza intervenire all'uso di cellulari".

Dalla Chiesa si è quindi soffermato sulla necessità di cambiare i test: "Dall'anno prossimo il test dovrà essere fatto in modo diverso. Certi errori nei quiz sono stati strafalcioni elementari. Se li avesse preparati una commissione permanente l'avremmo già sciolta ma era stata creata ad hoc. Sicuramente non sarà più la stessa l'anno prossimo. Ma anche i test vanno ripensati perché non è una supermaturità ma è una prova che deve valutare la vocazione e la predisposizione dello studente a intraprendere la strada del medico. La cultura generale è stata già giudicata alla maturità".

Quanto ai risultati insolitamente alti ottenuti dagli studenti in alcune università, come a Messina, Dalla Chiesa ha ricordato che è stato presentato un esposto alla Procura: "Non abbiamo prove ma qui e lì emergono indizi come se i migliori studenti d'Italia si concentrassero in un paio di sedi universitarie. Questo non è statisticamente pensabile".