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Università estere

Fuorisede in Usa, 1000 dollari a stanza


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - WASHINGTON, 12 SET - Se negli Stati Uniti affittare una stanza può costare fino a mille dollari al mese, un motivo c'é: gli studenti americani lasciano il segno, spesso indelebile, del loro passaggio. Così se da un lato i proprietari possono richiedere un simile prezzo, sperando di guadagnare, dall'altro devono far fronte alla semi-distruzione delle case per l'incuria e il vorticoso avvicendarsi degli studenti e per le feste continue.

La stragrande maggioranza degli studenti iscritti alle università americane provengono da città diverse da quella dove ha sede il college e la ricerca di una abitazione è quindi molto importante. Numerose università offrono agli studenti la possibilità di alloggiare in appartamenti all'interno del campus, dove però devono quasi sempre dividere la stanza almeno con un altro studente. Il costo varia molto e può oscillare, a seconda dei casi, tra i 200 e i 500 dollari al mese per la durata dell'anno scolastico.

Raramente ragazzi e ragazze vengono fatti alloggiare insieme allo stesso piano: i dormitori sono, in genere, divisi per piano (solo donne o solo uomini) o per edificio. Inoltre le università tendono ad acquistare tutti gli edifici disponibili nelle immediate vicinanze del campus per usarli come aule, uffici o abitazioni per gli studenti. Alcune università garantiscono agli studenti un alloggio dentro il campus (o nelle immediate vicinanze) solo per un periodo limitato di anni e per il resto devono provvedere da soli. Ad esempio la Georgetown University garantisce una camera a ogni studente solo per tre anni, mentre il quarto anno (quasi sempre quello finale) deve trovare da solo un alloggio.

E' una situazione che provoca la fioritura di un mercato lucroso per chi possiede case nei pressi degli atenei, che vengono affittate agli studenti a prezzi piuttosto alti: il beneficio è quello di poter chiedere (nelle città) fino a mille dollari a camera, il lato negativo per i proprietari è la semi-distruzione degli appartamenti. Mentre gli appartamenti nel campus sono la situazione più comune esistono anche università che non offrono questa agevolazione o lo fanno in percentuale quasi irrisoria.

Uno dei casi più famosi è quello della George Mason University (in Virginia) che pur avendo quasi 30 mila studenti iscritti può offrire alloggi solo a 4 mila studenti. Si innesca così una situazione di pendolarismo che crea grandi problemi di flusso del traffico e di parcheggi, con il campus che si riempie al mattino e si svuota quasi totalmente nel tardo pomeriggio.